Una “Ok Corral” annunciata. Solo noi non ne sapevamo nulla.

Rocco ha sorpreso tutti. Anzi no.
La sensazione, che in realtà è molto più che una sensazione, è che quella di stamani fosse una “guerra annunciata”, tra Rocco Commisso e la stampa fiorentina.
Una sorta di “appuntamento per la vendetta”, per rimanere in clima western. Perché in realtà le avvisaglie c’erano già state, nell’incontro che c’era stato in tempi non sospetti tra la stampa e il presidente viola.
Di cui tifosi non sapevano probabilmente nulla.

Il clima di tensione tra il presidente e i giornalisti fiorentini ha radici più “antiche”, quello di oggi non è stato un “fulmine a ciel sereno”.
Si evince dalle parole stesse di Rocco, che in conferenza ha raccontato di aver detto le stesse cose durante un incontro avuto con 150 giornalisti in 3 giorni e che “adesso le sto ripetendo pubblicamente”.
Conferma che arriva da alcuni protagonisti della categoria, come David Guetta. Che ci siano stretti rapporti commerciali tra la radio di Guetta (in precedenza Radioblu, oggi Radio Bruno) e la Fiorentina, non è un segreto per nessuno, dal momento che Radio Bruno trasmette in esclusiva le partite della Fiorentina.
E le parole del direttore di testata, al termine della conferenza-stampa-show di Commisso, lo lasciano intendere chiaramente.

“David ti aspettavi questo tipo di conferenza stampa oggi?” gli chiede un collaboratore durante un “filo diretto”.

“Assolutamente sì, nè più ne meno con gli stessi toni” risponde candidamente la più famosa “voce viola”.

A dimostrazione che Commisso aveva già avuto modo di chiedere più serietà ai giornalisti, richiesta che è andata evidentemente delusa.
Io personalmente conosco giornalisti, anzi in qualche caso pseudogiornalisti perché sono solo “esperti di qualcosa” ma neanche iscritti ad alcun Albo, che so per certo aver “bussato” alla porta della Fiorentina per trovare lavoro e da allora non fanno che parlare male di Commisso e della Fiorentina. Quindi non fatico a credere che Rocco abbia le sue belle ragioni.
Casomai ha sbagliato tempi e modi, ma sulle ragioni ho poco da obbiettare.

Anzi, le dico di più presidente, in questa battaglia io sto con lei!!

Non nascondiamoci dietro ad un dito, lo sappiamo tutti quanto certa stampa cittadina (e non solo) remi contro la Fiorentina o a favore in base alle proprie convenienze. E noi tifosi non dobbiamo essere stupidi e credere a tutto quello che ci propinano.
Detto questo, resta una conferenza stampa incomprensibile. Soprattutto nel rispetto dei tifosi che si aspettavano dal presidente ben altre spiegazioni.
Perchè posso accettare la rabbia di Commisso, ma non posso accettare che la colpa della classifica della Fiorentina sia da attribuire ai giornalisti.

“Per colpa vostra ho mandato via Iachini”, ha detto.

A parte che è tutto da dimostrare che restando Iachini la situazione sarebbe stata diversa. In tal senso non mi piace neanche il riferimento indiretto a Prandelli, dimenticando che Cesare ha preso la Fiorentina a 3 punti dalla zona retrocessione (opera di Iachini) e l’ha lasciata a 7 punti dalla Serie B. Praticamente con lo stesso distacco di oggi. Dimenticando che l’esplosione di Vlahovic è merito di Prandelli, non certo del buon Iachini che lo alternava continuamente a Kouamé (rendiamoci conto) e Cutrone.

No presidente, questo come tifosi non lo possiamo accettare.
Non possiamo accettare che i giornalisti, pur con le loro colpe, diventino il capro espiatorio di un’altra stagione di sofferenza come questa. Non ce lo meritiamo presidente.
Perché non credo che la scelta di Callejon come “vice-Chiesa” l’abbiano fatta i giornalisti, non credo che l’acquisto di due giocatori “pronti” come Kokorin e Malcuit lo abbiano fatto i giornalisti, non credo che in campo a fare le “belle statuine” ci siano andati i giornalisti. E non credo neanche che un imprenditore come lei si faccia influenzare dai giornalisti nella scelta di tenere o mandare via un allenatore.

Mi spiace presidente, ma avrei preferito un gesto di umiltà e di riconoscimento degli errori, siano suoi o di qualcuno del suo staff. Troppo facile uscire dalle domande imbarazzanti dando la colpa a qualcun altro.

Avrei preferito avere risposte più congrue, anzi avere semplicemente risposte. Piuttosto che 1 ore e 48 minuti di litigi con la carta stampa, dove le uniche risposte sul futuro sono state “non so”, “vedremo”, “chi lo sa”.

Si ricordi, presidente, che quando si punta il dito contro qualcuno, altre quattro dita puntano verso sè stessi.

Ci ha dato un nuovo appuntamento alla fine del campionato, ma non ci sarà lei. Probabilmente sarà ancora Pradè, l’uomo che acquista i “giocatori pronti”, a raccontarci qualche nuova fiaba. Ma non siamo più bambini, presidente. Anche se come bambini amiamo la Fiorentina in un modo viscerale.

E per questo motivo, che le piaccia o no, pretendiamo che sempre “garrisca al vento il labaro viola”.

Un’ultima cosa, non si offenda. Non ci paragoni all’Atalanta, con tutto il rispetto. Un po’ come facevano i Della Valle paragondandoci all’Udinese.  Non siamo stupidi, sappiamo benissimo che ci vorrà del tempo per crescere, per tornare tra le grandi. Ma serve una cosa che si chiama “programmazione”. Va bene il Viola Park, per carità, ma serve anche una programmazione tecnica.

Beninteso, noi siamo tifosi e capiamo di calcio meno dei giornalisti e di lei. Ma non paragoni mai la nostra storia con quella dell’Atalanta e dell’Udinese. Con tutto il rispetto per loro. E con tutto il rispetto per noi.

Le mie sono critiche da tifoso, questa non è una testata giornalistica e non abbiamo ambizione di entrare in Fiorentina. E neanche siamo manovrati da Cairo, che nemmeno sa chi siamo.

Se non accetta neanche le critiche dei tifosi fiorentini, caro presidente, le dò una brutta notizia: ha sbagliato squadra da comprare, perchè questa, bella o brutta che sia, che le piaccia o no, è la storia che da sempre ha contraddistinto FIORENZA.

Sempre Forza Fiorentina, perché tutto passa ma la Fiorenitna resta.

Alessandro Mazzoni