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La Fiorentina esce dal match di Torino con le ossa rotte. Il girone di andata ci ha regalato una squadra sempre in crescita, arrivata fino a sfiorare i vertici della classifica di Serie A.

Ma qualcosa nelle ultime partite no ha funzionato. A partire dal match col Sassuolo, che la Fiorentina è riuscita a recuperare per il ‘rotto delal cuffia’ alla partita di Verona, anche quella in affannoso recupero. Fino alla devastante umiliazione di Torino, sempre con un unico filo conduttore: la Fiorentina ha perso la sua aggressività, quella con cui era capace di mettere alle corde l’avversario già dai primi minuti di gioco.

Può darsi che sia stato un calo mentale, più che fisico. Il gioco di Italiano chiede un enorme dispendio di energie psicofisiche, ma è certo che nelle ultime partite è suonato più di un campanello di allarme. Allarme suonato anche da Italiano dopo la sconfitta contro Juric: “Dobbiamo tornare sulla terra, se giochiamo con questa mentalità si perdono tutte”. Ed ha perfettamente ragione, perché in Serie A non puoi sentirti superiore a nessuno, soprattutto se sei una squadra che finora ha buttato il cuore ben oltre i propri limiti tecnici.

“Tornare sulla Terra” è il diktat di mister Italiano. Lui che si è infuriato quando Gonzalez si è permesso il “lusso” di fare una ‘rabona’ in area granata sul 4-0, come se volesse dimostrare una superiorità sugli avversari che parecchio stonava col risultato mostrato dal tabellone.

Serve recuperare umiltà, da parte di tutti. Serve tornare a vestire i panni dei guerrieri per portare a casa i prossii risultati. A partire dal match di Coppa Italia contro il Napoli, una partita che dovrà ripresentare ai suoi tifosi una Fiorentina tornata ai suoi livelli indipendentemente dal passaggio del turno, che sarebbe peraltro importantissimo.

In tutto questo si è spento anche Vlahovic, almeno ieri sera. Speriamo che i continui battibecchi con la società non condizionino anche il suo finale di stagione. Perchè la Fiorentina, salvo ritrovare da subito il vero Piatek, non può permetterselo.

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