Era una partita complicatissima, un vero esame per la Fiorentina di Vincenzo Italiano dopo la bella prova di Roma terminata però con una sconfitta, comunque tra i complimenti di Mourinho e la prestazione vincente, seppur con sofferenza finale, contro il Toro di Juric.
La Viola si presentava contro l’Atalanta dei miracoli a Bergamo, mica chiacchiere. E, come se non bastasse, dopo una sosta per le nazionali che ha riconsegnato a Italiano tre giocatori (tra cui Nico Gonzalez, mattatore delle prime uscite gigliate) soltanto nella notte, a poche ore da una partita del genere.
Difficoltà anche dall’altra parte, ma intanto grazie alla sosta il Gasp ha potuto recuperare Zapata, oltre a Piccoli, mica poco!
La Fiorentina ha saputo soffrire, ha lottato e alla fine ha superato brillantemente l’esame nel migliore dei modi, portando a casa addirittura i 3 punti! I tifosi si stropicciano gli occhi, una Fiorentina così bella, con questo carattere, ma soprattutto con un gioco ben definito, non la si vedeva ormai da diverso tempo.
Si dice che l’allenatore conti poco in una squadra, ma Vincenzo Italiano sta dimostrando l’esatto contrario. La vittoria di ieri a Bergamo è arrivata con in campo giocatori come Duncan, passato da esubero a giocatore preziosissimo nella manovra viola. Lui che era nato trequartista e sta finalmente dimostrando tutto il suo valore e la sua periocolosità in fase offensiva.
In campo c’era praticamente tutta la squadra del passato, tolti Torreira, ancora non certo determinante e Odriozola entrato in campo per l’infortunio di Venuti. Da segnalare, tra l’altro, una ottima prestazione dell’ex Real, subito entrato nella mentalità di Italiano con i suoi guizzi difensivi e la sua grinta. Poi tanti volti che a Firenze erano già dati per fallimento, da Sottil ad Amrabat, dallo stesso Duncan a Callejon. Quest’ultimo ancora non riesce a essere determinante, ma rispetto al giocatore visto (anzi mai visto) la scorsa stagione, sembra il fratello bravo.
E tra i pali quel Terracciano messo in campo a sorpresa da Italiano al posto del “titolare” Dragowski, perché il mister dimostra di non guardare in faccia davvero nessuno, considerando che il Drago, a causa degli impegni con la sua nazionale, aveva svolto solo due allenamenti. E proprio Terracciano, ala fine, è stato il “salvatore del risultato” compiendo almeno due miracoli.
Poi Dusan, sempre lui, con la sue freddezza per due volte dal dischetto, battendo il tifoso viola Sportiello per ben due volte su rigore. Alla fine della partita sarà lui stesso a parlare della sua permanenza a Firenze e di un rinnovo ormai sempre più vicino (si spera davvero).
Proprio i rigori per la Fiorentina hanno fatto infuriare il Gasp, che ha concesso alle telecamere uno dei suoi famigerati “indegni spettacoli”. In occasione del primo rigore per la mano di Maelhe, che ha obbligato l’arbitro ad andare al Var per poter confermare il tocco in area, il Gasp è stato raggiunto dal presidente dell’Atalanta Percassi e insieme si sono rivisti l’episodio al telefonino (tra l’altro ai limiti del regolamento!). Poi il Gasp si è allontanato sorridendo e scuotendo la testa, come a dire “rigore inventato”. Con sua buona pace, perché gli episodi al Var non hanno lasciato adito a decisioni diverse da quelle prese.
Brucia al Gasp, alla fine, dover ammettere di aver comunque perso contro una ottima Fiorentina. Non è sempre Natale caro Gasp. Sarebbe più opportuno che commentasse i cori indegni dei suoi tifosi, che hanno urlato “zingaro” per tutto il tempo a Vlahovic. E lui ha rispoto ala sua maniera, con una doppietta che ha steso la Dea e i suoi “simpatici” tifosi. Gasp compreso.