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Sintesi partita

Dopo la sosta per la Nazionale e soprattutto dopo le due sconfitte di Crotone e contro la Roma in casa, la Fiorentina si presenta al Paolo Mazza per affrontare la SPAL del fiorentinissimo Semplici che allenò Chiesa ai tempi del FIgline.

Per la squadra di Pioli si presenta una trasferta insidiosa ma che deve essere affrontata assolutamente per i tre punti. In campo ancora Gil Dias al posto dell’infortunato Thereau, Gaspar terzino al posto di Laurini, Sanchez al posto di Badelj e Maxi Olivera a sostituire Biraghi.

Nel primo tempo la partita inizia in maniera molto noiosa, con Fiorentina e SPAL che non si presentano praticamente mai al tiro. Più intraprendente la squadra di Semplici con la Viola che dimostra di avere un gioco ancora lento e macchinoso, quasi sempre prevedibile.

Al 32′ la Fiorentina trova il gol in mischia con Chiesa ma l’arbitro annulla per un fuorigioco di Gil Dias.

Al 42′ passa però la SPAL: sugli sviluppi di un calcio piazzato Felipe colpisce il palo, Paloschi è il più veloce ad avventarsi sul pallone e mette alle spalle di Sportiello. Si va al riposo con la squadra di Semplici in vantaggio.

Al ritorno in campo Pioli gioca la carta Babacar al posto di Maxi Olivera per provare a pareggiare giocando a due punte. Il gioco però continua a latitare, ci prova solo Babacar da fuori area col pallone che finisce respinto da Gomis.

Al 56′ Chiesa fa una magia ed entra in area ma il suo tiro non trova la porta. E’ forse l’occasione più nitida da gol di tutta la partita per la Fiorentina. Veramente troppo poco.

Al 58′ la SPAL raddoppia ma anche questo viene annullato per fuorigioco di Paloschi.

Pioli prova anche la carta Saponara, dentro al post di un Gil Dias ormai spento. Ma l’ex Empoli non combinerà praticamente nulla.

I minuti passano e la Fiorentina non riesce a creare nessuna occasione da gol. Finalmente al 80′ la Fiorentina trova il gol del pareggio: Chiesa lanciato a rete da Simeone non può sbagliare davanti a Gomis. 1-1 e risultato che non cambierà più nonostante la SPAL giochi gli ultimissimi minuti in 10 per l’espulsione di Oikonomou.

 

La mia partita

Il dubbio diventa quasi amletico: che Fiorentina abbiamo? In un calendario che doveva essere propizio per lanciarsi in classifica sono arrivate le sconfitte a Crotone, con la Roma ( e ci stava ) e questo pareggio con la Spal che sa molto più di sconfitta. Ma quello che più preoccupa è la scarsità del gioco e delle motivazioni in campo espresse dai ragazzi. Molti continuano a sostenere che la Fiorentina è questa, alla pari di squadre come Crotone e Spal. Magari hanno pure ragione loro. Non torniamo ancora una volta sul mercato, su come è stata costruita questa squadra con i tanti soldi spesi (male). Pioli nel dopo partita si dice soddisfatto, contento del cuore che hanno messo i ragazzi. Ma solo col cuore e senza punti ( o con pochi punti ) si va poco lontano. La “mano” di Pioli su questa squadra ancora non si vede. I tifosi si annoiano nel vedere giocare questa squadra. Il supporto non manca ma il rischio di essere entrati in una stagione grigia e senza alcun stimolo è ormai concreto. L’Europa League è lontanissima, ormai forse irraggiungibile per questa Fiorentina. Le squadre che lottano per non retrocedere non sono lontanissime, soprattutto considerando che nelle prossime tre partite la Fiorentina affronterà Lazio e Napoli in trasferta ovvero partite, ad oggi, proibitive. E allora potrebbe davvero farsi tutto molto pericoloso. Fortuna che quest’anno ci sono squadre già quasi condanante alla B. Ma questo non può rassicurarci e certamente non ci invoglia a ritrovare entusiasmo. Lo stesso entusiasmo che, purtroppo, sembra spento anche negli occhi di molti giocatori. Come in quelli di Saponara entrato in campo nella ripresa. Non ci resta che andare a Roma e sperare nei miracoli. Sempre Forza Viola.

Highlights Match

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