Due attaccanti che nel campionato italiano, probabilmente, faranno parlare di sè per i prossimi anni.
Dusan Vlahovic, Gianluca Scamacca. Con quest’ultimo che addirittura doveva prendere (scrivevano..) il posto del serbo proprio in maglia viola. Affare che ormai non potrà andare più in porto, perché dopo l’esplosione in questa stagione, lui che è considerato l’attaccante del futuro della Nazionale, si sono aperte le porte dei club più grandi d’Italia (e non solo).
L’Inter da un po’ di tempo ha fatto passi importanti per aggiudicarselo a giugno, forse molto più che come vice Dzeko.
Due ragazzi accomunati dalla giovane età e dalla voglia di lasciare il segno in Serie A. Ma con due caratteri diversi e opposti. Se a Vlahovic si è imputato proprio la mancanza di gratitudine nei confronti dei colori viola (nonostante abbia fatto incassare, comunque va detto, una cifra importantissima alle case viola), lo stesso non si puà dire dell’attaccante del Sassuolo.
Che proprio con i neroverdi sta per ufficializzare il rinnovo fino al 2026, pur essendo in partenza nel prossimo mercato, proprio per far guadagnare al club che lo ha lanciato una cifra molto importante.
Lo ripetiamo, la Fiorentina non ha certo guadagnato “spiccioli” dala cessione del suo bomber, ma certo al serbo, rispetto all’italiano, ci viene più difficile abbinare la parola riconoscenza. Visto che ha costretto la sua società a venderlo in fretta e furia a metà stagione col rischio, vero, di buttare via un’annata.
Forse la Fiorentina raggiungerà l’Europa anche senza di lui, ma con la sua presenza in maglia viola fino a giugno sarebbe stato un traguardo molto più semplice.
Che dire, per fortuna che in questo viscido mondo del calcio c’è ancora qualcuno con sentimenti più vicini al vero.