Il detto dice “non c’è due senza tre“.

E tutti noi speriamo che non valga per la Fiorentina, perché se abbiamo rischiato un infarto nella gara di ritorno con i modesti polacchi del Lech Poznan, figuriamoci cosa potrebbe succedere con i più esperti svizzeri del Basilea, prossimi avversari dei viola in semifinale.

Italiano sembra aver avuto la sfera di cristallo, quando aveva ammonito la squadra sul non ripetere il black out iniziale col Braga. Perchè anche in quella occasione la Fiorentina al Franchi imboccò una strada tutt’altro che buona, mettendo a rischio il 4-0 portato a casa da Braga con un iniziale 0-2 che aveva fatto temere il peggio. La squadra di Italiano poi ricominciò a mettere le marce e quella partita riuscì addirittura a vincerla per 3-2.

Ieri è andata perfino peggio, nonostante il monito del condottiero tedesco. Perché il risultato dell’andata, un altro clamoroso 4-1 questa volta in Polonia, era stato davvero ribaltato, fino ad arrivare a concedere all’avversario uno sconcertante 0-3 che fino al gol di Sottil al 79′ avrebbe significato clamorosamente tempi supplementari. E che comunque ha portato ad una brutta sconfitta per 2-3 contro una squadra decisamente più modesta.

E sì che le coronarie del presidente viola, come quelle di tutti i tifosi viola, hanno traballato pericolosamente.

Che l’arbitro Obrenovic, pericolosamente simile a quell’Obrevo di triste memoria, ci abbia messo del suo, è innegabile. Come è altrettanto innegabile che questo non possa bastare a giustificare un atteggiamento imbarazzante da parte della compagine viola per quasi tutta la partita. Mettiamoci pure l’errore micidiale di Venuti, che ha dimostrato ancora una volta di essere inadatto a giocare a questi livelli. Mettiamoci anche l’ectoplasma Jovic, con la dote di riuscire a farsi perfino trapassare dal pallone piuttosto che buttarlo in rete. Mettiamoci infine anche un catastrofico Terzic, capace ieri sera di far rimpiangere perfino Biraghi. Ma ciò non basta e non ci deve bastare per giustificare una gara del genere.

Che in Europa (ma ormai anche in Italia) nessuno regali niente, è quantomeno scontato ripeterlo. Ma il prossimo avversario si chiama Basilea, seppure tecnicamente forse inferiore alla Fiorentina, è una squadra con grande esperienza europea. Una squadra che è andata a vincere a Nizza per 2-1 mandando a casa i più quotati francesi. Un approccio come quello di ieri sera, o come quello col Braga, potrebbe essere decisivo, in negativo, per le sorti europee della viola.

Speriamo quindi che il detto “non c’è due senza tre” si possa sostituire con quello, certamente più premiante, del “sbagliando si impara“. E che almeno possa essere buona la terza, quella che potrebbe portare la Fiorentina direttamente a Praga.

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