Se la Fiorentina è riuscita al fotofinish a dare un senso al proprio mercato estivo, con carenze fondamentali coperte (si spera) solo nell’ultiom giorno di mercato, lo stesso non si può dire per quanto riguarda lo smaltimento degli esuberi, che sono anche tanti.
Uno su tutti Gino Infantino, arrivato un paio d’anni fa e mai facente realmente parte dei progetti di Italiano prima e di Palladino adesso, per questo motivo si era deciso di mandarlo a giocare in Serie B, al Cosenza. Ma proprio all’ultimo minuto il trasferimento è saltato.
Non solo Infantino. Un’altra questione delicata è quella dei portieri, con l’arrivo di De Gea sono addirittura quattro quelli in rosa. Dal campione spagnolo a Terracciano, da Martinelli a Christensen. Il danese, che poco ha fatto vedere anche nella passata stagione, non ha praticamente avuto alcuna offerta.
Sono rimasti anche Barak, che nonostante qualche timida richiesta non ha grande mercato. Ikonè, con la carriera devastata dopo tre anni di Italiano, certo non sarà stato un fenomeno prima ma almeno giocava in Champions. Brekalo, per cui ci aveva provato l’Empoli ma che non se n’è fatto di nulla. E Sabiri, per il quale si cerca un compratore in Arabia.
Insomma tanti, troppi, esuberi. A cui va trovata una soluzione.