C’era una volta Roberto Baggio. E dietro a lui un certo Antonio Caliendo, diventato famoso proprio per essere il procuratore del “Divin Codino”. Che oggi è seriamente nei guai.
All’ormai 77 enne ex patron del Modena Calcio, la Guardia di Finanza ha confiscato case e uffici nel Principato di Monaco per un valore di circa 7 milioni. Per gli inquirenti la sua residenza nel Principato era fittizia, considerando che i suoi affari principali sarebbero ancora in Italia.
Per questo motivo tra il 2009 e il 2017 avrebbe dovuto pagare le tasse nel Bel Paese, anni in cui era appunto presidente del Modena. Indagato per omessa dichiarazione Iva e imposte dirette, oltre che riciclaggio. “sSono stati contestati redditi maggiori per oltre 13 milioni di euro, a fronte di redditi dichiarati sempre inferiori ai 5mila euro annui” ha contestato la Procura.
Caliendo dichiarava un tenore di vita ben inferiore al reale e per questo avrebbe evaso una cifra intorno agli 1,8 milioni di euro tramite una articolata struttura societaria, con sede in Lussemburgo e nel Principato di Monaco solo per evadere il pagamento delle tasse.
A cui si aggiungono altri 5 milioni di euro arrivati dal riciclaggio. Avrebbe quindi comprato e finanziato il Modena con soldi illeciti.
Molto presto a Caliendo potrebbe venire richiesto il rinvio a giudizio davanti al Tribunale di Modena.
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