L’edizione serale di Repubblica torna sulla vicenda degli “arabi e la Fiorentina”, con in mezzo Matteo Renzi a fare da mediatore, aggiungendo un aneddoto finora sconosciuto:

Matteo Renzi avrebbe avvicinato il principe saudita Bin Salman alla Fiorentina, con tanto di incontro pensato ma mai organizzato tra gli arabi e Barone per parlare della cessione della società. È questo il contenuto più importante della puntata di Report in onda stasera dal titolo “Desideri Sauditi”. Un’indagine condotta dal giornalista Daniele Autieri dalla quale emerge che Renzi negli scorsi mesi avrebbe contattato Barone con un messaggio per chiedergli di incontrare a Riad alcuni intermediari del fondo Pif, che fa capo a Bin Salman, vogliosi di acquistare società di calcio in Italia e interessati alla Fiorentina.

Un affondo che però è stato smentito subito da tutte le parti in causa, sia all’interno del servizio, sia da comunicati ufficiali emersi nella giornata di oggi, non appena lo spoiler di Report era ormai di dominio pubblico: “Sulla vicenda della vendita della Fiorentina siamo oltre il ridicolo, ha detto Renzi. Non ho mai parlato con nessuno dell’acquisizione della squadra viola e la mia battaglia, condotta a viso aperto era contraria all’utilizzo di denaro pubblico sullo stadio di Firenze. Tutto il resto è fango e diffamazione”.

Una presa di posizione a cui fa seguito anche la smentita della società: “La nostra proprietà non vuole cedere il club, quelle che stanno circolando sono solo voci da bar. Siamo concentratissimi su tutto ciò che riguarda la Fiorentina e coinvolge la città”, precisò nei mesi scorsi Barone ai primi rumors arrivati dall’Arabia e che volevano già la cifra fissata per la cessione, 350 milioni di euro. Parole confermate anche in mattinata dalla società viola in cui si precisa anche una chiara opera di destabilizzazione a poche ore da una sfida importante in chiave Champions con la Lazio. Resta però sul tavolo il discorso del messaggio, sul cui contenuto Renzi, durante l’intervento a Report, chiarisce il senso: “Io ho proposto a Barone, quando scende giù per la Supercoppa italiana, di stare a cena con gli amici di Riad e se avrò modo con gli impegni parlamentari di andare a vedere la finale di Supercoppa. Non è vero che sto trattando per gli arabi, è un’idiozia. Gli arabi non sono interessati alle squadre di calcio italiane”, la precisazione dell’ex premier. Un messaggio che nemmeno Barone smentisce ma in cui si dichiara di non aver mai risposto.

In realtà, smentite di rito a parte, non è la prima volta che il mondo arabo viene accostato alla Fiorentina, non solo quella di Commisso: anche durante la gestione Della Valle si era parlato di un contatto a New York tra Diego Della Valle e Nasser Al Khelaifi, emiro proprietario del Paris Saint Germain, nelle settimane precedenti alla cessione proprio a Commisso. Oltre la vicenda argomentata da Report l’unico vero punto di mini contatto tra il fondo Pif, il principe Bin Salman e Firenze risiede nella gara per il nuovo stadio Franchi: nella giuria che ha proclamato il gruppo Arup come vincitore risiedeva l’architetta Giovanna Carnevali, chiamata a costruire Neom, la città futuristica pronta nel 2025 e voluta fortemente da Bin Salman. Non solo, a fianco della Carnevali l’altro autore del progetto futuristico sulle sponde del nord del Mar Rosso è l’architetto Luca Dini, fiorentino doc. Dini ha partecipato con lo studio Populous al bando, aveva avuto un ottimo punteggio tra gli otto finalisti, ma è stato escluso dal conteggio finale per un vizio di forma.”

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