La Fiorentina esce sconfitta dalla trasferta di Genova contro la Sampdoria. Meritatamente? No. Anzi, forse era proprio la squadra viola a meritare i tre punti. Ma è uscita sconfitta e questo è il dato più importante. Zero punti. Un punto nelle ultime 3 partite. Poco, maledettamente poco per tirarsi fuori da una situazione di classifica ancora troppo bollente, con solo 4 squadre dietro ai gigliati.

Per molti addetti ai lavori, il tecnico doriano ed ex viola Claudio Ranieri ha vinto la partita grazie ai cambi. In effetti sono stati proprio Candreva e Quagliarella, i “nonnetti” della Samp a confezionare il gol vittoria per i blucerchiati.

Al contrario, i cambi effettuati da Prandelli, addirittura al minuto 82 (!!!), non hanno mosso più di tanto gli equilibri della partita.

Lo scorso mercato di gennaio l’imperativo del tecnico di Orzinuovi era “sfoltire la rosa”. Infatti sono partiti Cutrone, Duncan, Saponara, Lirola.. in cambio di Malcuit (non ancora in prefetta forma) e di Kokorin (idem come Malcuit se non peggio).

Sia chiaro, non è che sono partiti dei “fenomeni” o giocatori che a Firenze hanno fatto la differenza subentrando a partita in corso. Anzi.

Ma, di fatto, quello “sfoltire la rosa” che ha chiesto e ottenuto Prandelli, ha reso la “coperta” ancora più corta, almeno qualitativamente.

Se togliamo Montiel, giudicato evidentemente dal fisico ancora inadatto per la Serie A, Malcuit e Kokorin per i motivi detti poco fa, Callejon ormai “ombra” del campione che fu, Kouamé indispondente ogni volta che scende in campo, le alternative dalla panchina sono veramente risicate.

Si pensava che l’esubero di giocatori potesse in qualche modo aver inciso sulla resa dei cosiddetti titolari, ma così non è stato. O lo è stato solo marginalmente.

Una mossa di mercato che, probabilmente, si è rivelata lennesimo harakiri.

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