Molti giocatori sono arrivati dall’ultimo mercato con la formula del prestito con diritto (che si trasforma in obbligo a determinate condizioni) di riscatto.
Sono passati due e mesi e mezzo dalla chiusura del mercato estivo, ma Pradè e la Fiorentina sembrano avere già le idee chiare. Secondo quanto riportato da Gazzetta dello Sport, infatti, il ds viola avrebbe già “in mano” i 32 milioni necessari per i riscatti di Bove, Gosens, Cataldi e Adlì.
Robin Gosens è arrivato dall’Union Berlino per un prestito oneroso a 750 mila euro, prestito che diventa obbligo di riscatto al raggiungimento del 50% delle presenze (di almeno 45 minuti). Non dovrebbero esserci dubbi sul suo riscatto, visto l’impatto sulla squadra di Palladino che lo ha fatto diventare pedina fondamentale nello scacchiere dell’ex tecnico del Monza. L’obbligo di riscatto è fissato a 8,5 milioni.
Stesso discorso per Edoardo Bove, scaricato troppo presto da De Rossi e la Roma, diventato ben presto perno della Fiorentina, inamovibile, dalla prestazioni fantastiche. Lui è arrivato con la formula del prestito con diritto di riscatto a 10,5 milioni, anche in questo caso il diritto diventa obbligo al raggiungimento del 60% delle presenze con la maglia viola. E al momento le ha giocate tutte.
Per quanto riguarda Yacine Adlì, l’accordo col Milan parla di prestito oneroso a 2 milioni con riscatto a 10 milioni. Anche il francese si è preso un posto da titolare praticamente inamovibile dagli 11 di Palladino.
Ultimo, ma non ultimo, Danilo Cataldi. Arrivato tra mille scetticismi, si è caricato subito in spalla la vera regìa di questa Fiorentina, tanto che la sua assenza è stata una di quelle più sofferte nelle ultime settimane. Per lui la formula era quella del prestito con diritto di riscatto a 4 milioni e , vista la cifra, non dovrebbe esserci alcun problema riguardo il suo riscatto dalla Lazio.