Cominciano a trapelare le prime verità sulle motivazioni che hanno portato la Commissione Europea a bloccare una parte dei fondi destinati alla riqualificazione dello stadio Franchi. Come riportato dall’ANSA, i progetti dello stadio di Firenze e del ‘Bosco dello Sport’ di Venezia “non erano parte del piano di Recovery iniziale” dell’Italia.

Arrivano quindi le parole di un portavoce della Commissione europea che prova a fornire i primi indizi a riguardo:

“Durante il periodo in cui stiamo valutando le richieste di pagamento non forniremo alcun commento sulle misure specifiche. Nel PNRR risultano tappe fondamentali i cosiddetti piani integrati urbani e la terza richiesta di pagamento include una pietra miliare relativa all’adozione di piani di investimento riguardanti progetti di rigenerazione urbana da parte delle città metropolitane.

I progetti devono rispettare i criteri che abbiamo concordato nel piano, che è stato convalidato dagli Stati membri nella decisione di attuazione del Consiglio e devono essere localizzati in grandi aree urbane degradate e rispettare l’obiettivo sociale della misura. Questo è esattamente ciò che stiamo valutando al momento. L’Italia sta finanziando e ristrutturando lo stadio di Firenze con risorse nazionali, e forse anche da qui viene la confusione.

Come parte del suo piano, l’Italia ha adottato una serie di piani di investimento, tra cui quello per Firenze, e include anche una proposta di intervento relativa allo stadio, fondamentalmente per integrare le risorse nazionali e attualmente stiamo esaminando tutti questi piani di investimento perché sono collegati alla terza richiesta di pagamento”.

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