In Commissione Senato si sono tenuti gli incontri nell’ambito di “Prospettive di riforma del calcio italiano” con le audizioni dei rappresentanti delle emittenti del calcio in tv e streaming. Per DAZN è intervenuto l’External and public affairs director Europe Romano Righetti, che ha risposto alle polemiche sui prezzi degli abbonamenti alle piattaforme:

“Portiamo avanti un lavoro di graduale innalzamento. In un’ottica di confronto con i principali campionati d’Europa, non solo Inghilterra, ma anche Spagna, Germania e Francia, questi Paesi hanno abbonamenti di molto superiori a livello di costo rispetto all’Italia. In UK il costo medio è di 90 euro al mese, in Grecia addirittura tra i 47 e i 50 euro al mese con un numero partite limitato e un solo accesso allo streaming. Stiamo lavorando anche per variegare l’offerta e la possibilità di fornire il nostro servizio ai clienti. Il numero di clienti che abbiamo è condizionato pesantemente dalla pirateria. Una ricerca di Fapav indica che circa 280 milioni di euro a stagione sono sottratti alla visione legale del campionato di Serie A, con clienti che utilizzano servizi illeciti intorno ai 2-3 milioni. Un’azione forte sulla pirateria porterebbe un beneficio all’erario ma anche per il circolo virtuoso del calcio italiano, che avrebbe più risorse derivanti dai diritti tv. Più efficace sarà la lotta alla pirateria, più risorse un braodcaster come noi può riservare al calcio italiano. La legge anti-pirateria in questo senso è un passo in avanti importantissimo, ma dobbiamo prendere atto che i pirati sono molto sofisticati e che sanno aggirare i divieti. Da parte nostra si richiede un maggior funzionamento della piattaforma e rendere obbligatorio agli intermediari della comunicazione tecnologica, per lo più società americane, l’iscrizione alla piattaforma. Questo punto è necessario per implementare il funzionamento della piattaforma”

A riportarlo è TMW

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