Le nostre pagelle dopo Sampdoria-Fiorentina.
Male Dragowski e Kouamè, finalmente si rivede Pulgar.
DRAGOWSKI 4,5: Oggi il peggiore in campo per la Fiorentina insieme a Kouamè. Sua la responsabilità sui due gol presi dalla Fiorentina, sul primo gol chiama il pallone a Vlahovic e poi non loprende. Male oggi il Drago.
PEZZELLA 5: Male anche il capitano, non riesce a tenere Keiata per quasi tutta la partita, sul gol di Quagliarella doveva uscire sull’attaccante doriano e invece se lo perde.
Dal 82′ MALCUIT: SV)
MILENKOVIC 6: Buona partita del difensore viola, sia in fase difensiva che offensiva. Ha l’occasione del pareggio allo scadere, ma la sbaglia.
QUARTA 5,5: Inizia bene, propositivo anche in fase offensiva dimostrando grande personalità. Sabglia anche lui in uscita sul gol di Quagliarella che gli costa la sufficienza.
VENUTI 5,5: Si vede sempre poco, si perde Keita in occasione del primo gol e non è quasi mai pericoloso in fase offensiva. Ci si aspettava di più.
(Dal 82′ CALLEJON: SV)
BONAVENTURA 6,5: Ce la mette tutta il buon Jack, prova spesso il tiro da fuori sfiorando anche il gol. Uno dei pochi riferimetni offensivi di questa squadra.
PULGAR 6,5: Finalmente si comincia a rivedere il vero Pulgar. Forse il migliore in campo insieme a Bonaventura, detta i tempi della manovra della squadra, sua la punizione dalal quale nasce il gol del pareggio viola.
CASTROVILLI 5,5: Meglio nel primo tempo, dove prova, pur pasticciando, a darsi da fare in fase offensiva. Guadgna la punizione dalla quale nasce il pareggio viola. Nella ripresa scompare.
BIRAGHI 5: Colpevole sul gol partita della Samp quando perde completamente Candreva. poco propositivo anche in fase offensiva.
KOUAME 4,5: Il peggiore in campo insieme a Dragowski. Gioca per 82 minuti senza rendersi mai pericoloso, incespica sul pallone, non si regge in piedi. Non fornisce a Vlahovic il supporto necessario.
VLAHOVIC 6: Suo il gol del momentaneo pareggio viola da attaccante vero. Fa a sportellate con la difesa della Samp, è però l’unico vero riferimento offensivo della squadra, sempre poco servito dai compagni. Per la sua età fa il suo.