L’accordo c’è e questo davvero poco non è. Tra la Fiorentina e il Comune di Firenze “scoppia” la pace, dopo l’ultimo incontro a cui hanno partecipato i vertici della società viola con la nuova sindaca Sara Funaro, il clima è apparso più disteso e ci sono ora tutte le premesse per andare avanti a braccetto.

Per la copertura totale del nuovo stadio mancano circa 100 milioni, compresi i 55 definanziati dal PNRR che il Comune conta di recuperare spostando altri interventi cittadini. I restanti 50 milioni, invece, li metterebbe Rocco Commisso, a patto di avere la disponibilità dello stadio 7 giorni su 7 e una lunga concessione, come successo per la Juventus con lo Stadium.

La Fiorentina la vorrebbe anche più lunga ma la legge prevede un periodo massimo di 49 anni (appunto come ottenuto dai bianconeri), periodo in cui il Franchi, pur restando di proprietà comunale, diventerebbe un asset per la società, aumentando il valore patrimoniale del club.

Resta da definire chi si dovrà occupare della manutenzione ordinaria e straordinaria.

Il Franchi, una volta completati i lavori, avrebbe una capienza di oltre 30.000 spettatori, circa 34.478 lordi per essere precisi, che dovrebbero essere pronti già per il “Centenario” che cadrà il prossimo 29 agosto 2026. La prossima settimana sono previsti ulteriori incontri per definire con maggior accuratezza il cronoprogramma e soprattutto per capire le reali possibilità di velocizzare i lavori magari spostando alcune partite della Fiorentina (si parla di 4/5) in altra sede.

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