La Fiorentina ha steccato l’ennesima occasione. Dopo Salernitana e Udinese, che potevano significare staccare un mezzo pass per l’Europa, la Fiorentina “lascia la pelle” anche a Genova contro una Sampdoria che si è salvata più per demeriti altrui che per meriti propri visto che aveva metà punti dei viola prima del match.

Vincere avrebbe significato ritorno in Europa certo, seppur in Conference League. Con la possibilità di giocarsi l’accesso in Europa League nell’ultima contro la Juventus. Invece no, troppa grazia per le migliaia di tifosi viola che anche quest’anno sono stati da scudetto. Altro che Europa.

Perché la Fiorentina che di motivazioni ne avrebbe dovute avere da vendere non è neanche scesa in campo, regalando una prestazione quasi da ufficio indagine, se non fosse che si è fatta male da sola. Non uno, neanche uno si è salvato.

Una difesa colabrodo, capace di prendere 10 gol tra Salernitana, Udinese e Sampdoria. Un centrocampo in vacanza, con Torreira inguardabile (e già questo la dice lunga!), Duncan che non ha azzeccato un passaggio che fosse uno, Bonaventura capace di sbagliare un gol che neanche fosse un dilettante davanti a Neuer. Un attacco.. no meglio lasciar perdere, sarebbe come “sparare sulla Croce Rossa”.

Proprio come contro la Salernitana, come contro l’Udinese (ma prima anche contro il Torino e il Venezia per citarne alcune) la Fiorentina si è sciolta come neve al sole. Italiano compreso, incapace di intervenire su una nave che stava neanche troppo lentamente andando a fondo davanti ai suoi occhi.

Forse davvero questa squadra è stata sopravvalutata? Forse davvero tutto quello che è stato fatto di buono (perché è sotto gli occhi di tutti la crescita anche solo sotto il punto di vista dei punti rispetto all’anno scorso) è stato più di quanto si potesse pretendere? Forse la Fiorentina è arrrivata terribilmente “cotta” a questo finale di stagione e nelle partite decisive? Tutto può starci.

Ma una squadra sopravvalutata davvero sarebbe capace di vincere col Milan, due volte con l’Atalanta (anzi tre con la Coppa Italia), vincere due volte a Napoli, pareggiare con l’Inter a San Siro, battere solo una settimana fa e in maniera inesorabile la Roma in casa propria? No, non è spiegabile.

Il crollo verticale di tutta la rosa, compreso chi è subentrato, è inspiegabile dopo quanto visto contro la Roma e dopo una settimana piena di preparazione della partita.

E allora? Come si spiega tutto ciò? Veramente dobbiamo arrivare ad avere dei dubbi su questi gicoatori? Veramente dobbiamo arrivare a pensare che si rifiutino di andare in Europa? Non lo posso neanche immaginare, sebbene i fatti porterebbero in tale direzione.

Sabato c’è la Juventus, l’ultima spiaggia. La Fiorentina è ancora settima e ancora in Conference League. Ma serve battere la rivale di sempre, con la quale quest’anno sono stati fatti zero punti e zero gol in tre partite. Già, i gol, questi sconosciuti. Perché Cabral e Piatek… lasciamo perdere, inutile infierire.

Dicevamo che sabato c’è la Juventus, non certo la Juventus dei record. Anzi. Assolutamente battibile. Ma serve una Fiorentina che abbia voglia di vincere. Non quella di ieri che non aveva voglai nemmeno di stare in campo.

Perché fornire prestazioni come quelle contro la Samp è prendere in giro i tifosi che ci credono. E giocare allo stesso modo contro la Juve con la scusa che … è la Juve, potrebbe far traboccare il vso. Perché i tifosi sono da scudetto e meritano almeno una squadra che lotti in maniera dignitosa almeno per l’Europa.

E alla fine, un’ultima domanda, forse quella decisiva: che fine ha fatto Commisso?

Alessandro Mazzoni

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