E’ stato (per ora) l’acquisto più oneroso della storia della Fiorentina (27 milioni di euro). Eppure, a Firenze, non ha mai convinto fino in fondo.

In 3 anni e 125 partite ha segnato 38 gol, che non sono pochi, soprattutto valutati nell’ambito di una rosa che ha faticato tantissimo a trovare il gol in diversi periodi della gestione Italiano. Quello che lascia perplessi è la propensione all’infortunio di Nico Gonzalez e alla sua “assenza” nelle partite fondamentali.

Pradè in conferenza stampa è stato chiaro, “il giocatore al 99% è incedibile e lui sta bene a Firenze, ma nel mercato mai dire mai“. Che tradotto significa che con l’offerta giusta (sopra i 40 milioni) il giocatore parte eccome e sarebbe forse l’unico pezzo pregiato per finanziare la prossima campagna acquisti.

Il problema è: c’è davvero qualcuno disposto a spendere una cifra simile? In Italia molto improbabile, più facile in Premier o magari in Arabia (ma sarebbe destinazione apprezzata?).

Quello che è certo è che i tifosi certo non si strapperebbero i capelli in caso di sua partenza, è stato dimostrato anche nel comunicato stampa durissimo a firma Curva Fiesole, dove si accusava la società, certo, ma anche “certi giocatori” che non avrebbero avuto le pa*** e che col loro comportamento avevano dimostrato poco rispetto per la città (il riferimento alle “scappatelle notturne” di Nico nei locali di Firenze era palese).

Ora l’argentino è impegnato in Copa America, dove Scaloni lo fa giocare addirittura terzino sinistro (a Firenze gioca esterno alto a destra) e con i tifosi dell’Albiceleste che in lui vedono più una “zavorra” che un leader indispensabile, chiedendo addirittura al CT di preferirgli Carboni.

La Fiorentina spera che quella transoceanica possa essere la giusta vetrina per attirare i compratori, perchè l’impressione, come fatto ben capire, è che con l’offerta giusta il ragazzo possa davvero lasciare Firenze.

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