Mandragora: “Non ho esitato a scegliere Firenze perché..”

E’ il giorno della presentazione di Rolando Mandragora a Coverciano con la presenza di Joe Barone:

“Oggi siamo qui nella casa della nostra Nazionale, per noi giornata importante qui a Coverciano che per noi, me e Rocco , è un orgoglio. Un giocatore voluto, cercato e preso da me, Daniele e Italiano e da tutta la Fiorentina. Ricordo quando abbiamo perso 4-0 contro il Torino il gioco di Rolando e ricordo le parole di Pradè e Burdisso, parole di leader, di attenzione, di lavoro, di dettaglio, Questo è il motivo per cui Italiano e la Fiorentina hanno voluto Mandragora. In questo luogo ci auguriamo che lui ritorna nella casa della Nazionale. Un cammino importante ma che ha di fronte la Fiorentina. Lui ha giocato tutti i ruoli del centrcampo nella sua carriera, voluto e preso. Lascio la parola a lui”

Come è nata la trattattiva e se la presenza di Italiano è stata un più

Sì, ha pesato molto la volontà del mister e l’ambizione della società. Mi sono sentito subito molto voluto ed è stato semplice scegliere la Fiorentina.

Nel 4-3-3 dove ti vedi

In quel modulo mi vedo nel play, mi si addice di più e sento mio. La duttilità nel calcio moderno poi è molto importante.

Interviene ancora Barone: “Vedo dietro il papà di Rolando, voglio ringraziare anche lui e tutta la sua famiglia”

E’ il momento per mettere “radici” e fare un percorso in una squadra?

Assolutamente, è una cosa a cui sto pensando. Ero molto legato al Torino ma non ho esitato a venire a Firenze perché la società mi ha voluto in maniera molto forte. Mi hanno esposto il progetto e non ci ho pensato due volte. Arrivo in una piazza con grande storia e ambiziosa.

Cosa porti alla Fiorentina

Arrivo in un gruppo consolidato e da una stagione strepitosa, arrivo in punta di piedi e mi devo inserire. I ragazzi mi hanno accolto alla grande, metto a disposizione le mie caratteristiche tecniche e mentali. Sono molto umile ma ho voglia di fare bene.

Cosa ha fatto Juric per cercare di tenerti a Torino? C’è una voglia di rivalsa ad esempio verso la Juventus?

Con Juric ci ho parlato spesso ma ho scelto il progetto Fiorentina per i motivi che ho detto. Il mio percorso alla Juventus non è mai decollato ma la mia volontà e di impormi qui a Firenze.

Un predestinato ma è sempre mancato il salto….

Sì, forse è sempre mancato qualcosa, Spero che la Fiorentina mi dia la continuità di cui ho bisogno.

In passato vicino alla Fiorentina e cosa ti attrae della Fiorentina

Ero già stato accostato alla Fiorentina ma non c’era nulla di concreto. Ho comincaito a guardarla in particolar modo con l’arrivo di Italiano peché fa un calcio che mi piace, ma la Fiorentina ha una storia che parla per lei . Per me è un grande piacere essere qui.

Uno stimolo per l’azzurro

Assolutamente è un obiettivo, passerà dalle prestazioni con la Fiorentina.

Erede di Torreira? Cosa hai rispetto a lui?

Non l’ho sentito in questi giorni, abbiamo giocato insieme a Pescara e abbiamo caratteristiche molto diverse, sia per questioni fisiche che tecniche.

L’amicizia con Saponara

Abbiamo giocato spesso contro e ci siamo trovati bene, mi ha accolto benissimo qui

Cosa ti ha chiesto Italiano

Ieri ho conosciuto il mister, cura molto il dettaglio e lavora con molta intensita con grande entusiasmo. Concetti in cui mi rivedo. Devo spingere nelle mie carenze.

Un “unicum” per il tiro da fuori

E’ una mia caratteristica è vero, calcio molto da fuori, ma non credo di essere l’unico. Abbiamo una rosa con giocatori in gamba. Il mio rapporto col gol? Ne ho voglia.

Un difetto da migliorare

Ne abbiamo tutti, non amo parlare molto di me. Lascio il compito agli altri. Cerco sempre di migliorarmi.

Il numero scelto?

Ho sempre giocato col 38, la prima volta a Genova a 17 anni, ci ho esordito e ne sono legato.