Diventa sempre più complicato il confronto che ci sarà in Conference League tra il Maccabi Haifa e la Fiorentina. Non tanto per la caratura tecnica dell’avversario, come sarebbe giusto aspettarsi, quanto per le difficoltà oggettive connesse proprio allo svolgimento della partita stessa.
Ricordiamo, infatti, che il Maccabi Haifa è squadra israeliana, con un confronto bellico pesantissimo in patria. E per questo motivo gioca le partite di coppa a Budapest, allo stadio dell’Honved.
Ieri era uscita una prima voce che affermava che ci sarebbe potuto volere il passaporto per assistere al match del 7 marzo, gara di andata degli ottavi di Conference, da parte dei tifosi viola in trasferta in Ungheria. Notizia che oggi non è stata confermata, quindi non servirà il passaporto per entrare allo stadio a Budapest, ma saranno prese serissime misure di sicurezza per evitare (o cercare di evitare) ogni possibile problema. Insomma, sarà una trasferta tutt’altro che agevole per gli appassionati viola abituati a girare l’Europa con la propria squadra.
Oggi, però, sono emerse difficoltà anche per la partita di ritorno, perchè il Viminale starebbe addirittura valutando l’ipotesi di giocarla a porte chiuse. Sempre per ragioni di sicurezza, l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive (organo del Ministero dell’interno italiano per l’attuazione delle disposizioni e delle misure organizzative e di prevenzione e contrasto della violenza in occasione di manifestazioni sportive) sta analizzando i rischi e dovrà emettere un giudizio sulla gara del 14 marzo allo stadio Franchi.