Come era immaginabile, il terremoto per le plusvalenze non si sarebbe fermato alla Juventus, che non avrebbe certo potuto farle da sola.

Le prime due squadre (anzi 3) che finiscono sotto inchiesta sono la Roma di Friedkin, la Lazio di Lotito e la Salernitana, la cui attuale proprietà (Iervolino) si dice estranea alle vicende che si sarebbero verificate tra il 2017 e il 2021 quando i granata erano ancora di proprietà di Lotito.

Nelle ultime ore c’è stata l‘irruzione della Guardia di Finanza nelle sedi dei giallorossi e dei biancocelesti, requisiti computer e telefoni, contenenti chat e informazioni che potrebbero inguaiare le due società capitoline.

Si ipotizzano, come per la Juventus, plusvalenze gonfiate del 30-50%, con 18 operazioni finite nel mirino degli inquirenti (11 della Roma e 7 della Lazio), in cui sarebbero coinvolte la stessa Juventus ma anche Atalanta, Sassuolo e Verona. Tra i dirigenti indagati ci sarebbero Friedkin, l’ex giallorosso Pallotta e ovviamente Lotito. Ma il patron della Lazio ha il vantaggio tutto italiano di essere immune in quanto senatore…..

Ci sono molti aspetti da valutare e le indagini saranno lunghe, difficile ipotizzare che le sentenze possano arrivare in questa stagione. Gli importi sotto indagine sono comunque inferiori rispetto a quelli evidenziati nell’indagine Prisma. Per la Roma si parla di circa 42 milioni, il club biancoceleste è convinto di non aver nulla da nascondere ed è pronto a difendersi in eventuale giudizio, forte della certificazione delle operazioni da parte di Lega e Federcalcio. Del resto in questi casi si parla di giocatori di ottime qualità, quindi le plusvalenze potrebbero avere delle ragioni nell’essere.

Quello che però potrebbe venir fuori dai sequestri è tutt’altro che scontato e dalle intercettazioni potrebbero venire fuori altre verità. Quello che per ora è certo è che per Roma e Lazio sarà una lunga estate calda.