La stanchezza di Prandelli: basta con la panchina a fine anno?

Dopo la partita con il Benevento, il mister viola Cesare Prandelli è apparso visibilmente provato. Mai avrebbe immaginato di vivere un periodo così difficile col ritorno sulla panchina della sua amata viola.

La pressione a Firenze è sempre altissima, pur senza il pubblico sugli spalti.
“Sono stanco, svuotato” ha detto alla fine della gara che per la Fiorentina ha significato poter tirare il fiato dopo un periodo davvero complicato.

Ma il tecnico di Orzinuovi ha parlato soprattutto di pressioni esterne, quelle che fanno male alla squdra e a lui in prima persona. Quegli attacchi quasi impercettibili ma mirati, che hanno colpito Prandelli più di ogni altro allenatore, perché lui la Fiorentina ce l’ha nel sangue. E per questo motivo il compito, per lui, è ancora più difficile.

Per qualcuno, se le cose fossero andate male col Benevento, Commisso avrebbe richiamato in panchina Iachini. Insomma, per qualcuno Cesare aveva già le valige pronte. Probabilmente Prandelli non avrebbe neanche aspettato l’esonero, che forse neanche sarebbe arrivato. Sarebbe stato il primo a rimettere il mandato nelle mani della società, per non essere un impiccio. Lo ha perfino detto. E’ un signore Cesare, altro che storie.

La vittoria per fortuna è arrivata, anche per merito suo. Per aver creduto da subito in quel ragazzo di 20 anni, per aver rispolverato Eysseric quando pareva buono solo per dare una pulita agli spogliatoi a fine allenamenti. Nel tenere fuori giocatori come Callejon considerati “un equivoco tattico”, andando contro al suo stesso Direttore Sportivo. Insomma, Prandelli ragiona con la testa ma anche col cuore.

E mai sarebbe rimasto sulla panchina viola per essere considerato un peso, un altro allenatore da stipendiare.
Ne siamo certi.

Adesso ha un solo obbiettivo, tenere la squadra in Serie A. E a fine stagione, con ogni probabilità, lascerà la panchina viola. Troppo impegnativa, emotivamente, la gestione tecnica di una squadra che ami così profondamente. In una città a cui sei così legato, ricordiamoci che proprio a Firenze, qualche anno fa, ha perso la sua amata Manuela.

Anche i tifosi dovrebbero essere più morbidi con Cesare. Sbaglierà certo, ma mai gli si potrà imputare di non metterci il cuore. Un Cuore Viola.