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La mossa di Friedkin può “svegliare” l’orgoglio di Commisso. Ecco perchè!

La notizia è arrivata ieri come un fulmine a ciel sereno: Mourinho nuovo allenatore della Roma!

Nessuno se lo aspettava, tutti davano ormai per certo l’arrivo di Sarri sulla panchina giallorossa. E invece la Roma, in totale silenzio, ha messo a segno il “colpo da 90”! Riportando in Italia lo “Special One”. L’allenatore più vincente dopo Guardiola.

Una mossa, quella della nuova proprietà giallorossa targata Dan Friedkin, americano come Commisso, che potrebbe risvegliare l’orgoglio del patron viola.

Dopo neanche un anno dall’aver rilevato la Roma, il presidente Friedkin ha fatto sentire la sua presenza nel calcio italiano. Cosa che, al momento, non è riuscita a Rocco Commisso. Eppure, proprio dopo i giorni dell’ufficializzazione del passaggio dei giallorossi alla nuova proprietà americana, Commisso aveva voluto avvertire il “collega”: “A Friedkin consiglio di non promettere cose che non può mantenere“.

E Friedkin pare aver seguito il consiglio, “facendo prima che promettendo“!

E Commisso che farà adesso? La Fiorentina si trova in una situazione simile a quella della Roma, con una squadra e una gestione tecnica da rifondare. Anche se i giallorossi, rispetto a noi, partono decisamente più avvantaggiati in termini tecnici.

C’è da considererare, tra l’altro, che la Roma, seppur vantando un bacino di utenza sueriore a quello della Fiorentina, non si è qulificata alle competizioni europee quindi, sotto questo punto di vista, si trova nella stessa situazione della squadra di Commisso.

Un altro aspetto da tener presente è quello dello stadio di Firenze. Il patron viola aveva messo a disposizione una cifra importante per la costruzione del nuovo stadio, ma se adesso accettasse la partecipazione alla parte commerciale dell’indotto del nuovo Franchi, sarebbero parecchi milioni risparmiati, da poter investire sulla squadra.

Per ultimo, ma non ultimo, c’è da considerare che Rocco Commisso ha un capitale personale ben più elevato di quello di Friedkin e, da un punto di vista di orgoglio, non è certamente da meno.

Ecco perchè, la mossa a sorpresa del “rivale” americano, potrebbe riaccendere la voglia di Commisso di stupire Firenze e i tifosi viola. Magari portando sulla panchina proprio quel Sarri che era dato alla Roma. Certo, il tecnico toscano chiede garanzie tecniche.

Che la Fiorentina e in particolare Commisso, a questo punto, devono essere pronti a dare. Altrimenti, davvero, stiamo parlando (ancora) del nulla. Perché non sarebbe certo Juric, come si prospetta nelle ultime ore, soprattutto se chiamato a sottoscrivere i “rinforzini” tecnici ventilati, a far fare un salto di qualità alla Fiorentina.

La rosa della Fiorentina se non è da rifondare poco ci manca. Partendo comunque da alcuni punti fermi, come Dragowski, Quarta, Igor, Caceres, Venuti, Bonaventura, Castrovilli e Vlahovic (sperando che resti). Forse Pulgar, soprattutto quello visto nelle ultime apaprizioni. Mettiamoci dentro pure la “meteora” Kokorin. L’arrivo di Maleh dal Venezia e magari il “ritorno a casa” di qualche giocatore viola in prestito.

E i capitali non dovrebbero mancare, considerando i soldi ancora da investire di Federico Chiesa (che la Juventus ha confermato voler riscattare a prescindere), uniti a quelli che arriveranno per le partenze dei vari Milenkovic, Pezzella e compagnia bella.

Insomma caro Rocco, quest’anno non si può più sbagliare. E il punto di partenza è la scelta del giusto allenatore. Friedkin, per il momento, insegna.

Alessandro Mazzoni – QFR

QFR

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