In questi giorni abbiamo assistito ad una netta presa di posizione da parte dei tifosi gigliati verso il nuovo logo deciso dalla società viola.
Il giglio stilizzato un po’ anni ’60 con la “V” che campeggia sotto, non èandato giù soprattuto al gruppo “Uno Nove Due Sei” e a “Quelli di sempre“. Mentre l’Associazione Cerntro di Coordinamento Viola Clubs si è apertamente schierata da parte della società di Commisso.
Niente che ci stupisca, sia chiaro, Firenze è regina nel mondo e nella storia per le nette divisioni di pensiero dei suoi cittadini, dai Guelfi e Ghibellini, ai Bianchi e Neri, in poi.
Quello che però si dice spaventare di più i tifosi, sarebbe il timore che dietro il cambio di logo ci possa essere l’intenzione da parte della società di cambiare addirittura nome, quella V sotto al giglio del nuovo logo, oltre ad essere un richiamo al Viola Park, farebbe pensare proprio che la Fiorentina possa chiamarsi presto solo Viola. Inaccettabile, ovviamente, per il popolo viola.
In effetti il dg Barone, durante la presentazione del logo, ha fatto accenno al fatto che la Fiorentina èconosciuta nel mondo più come “la Viola” che come “la Fiorentina”. Ma, secondo quanto riportato anche da Repubblica, lo stesso direttore avrebbe smentito questa possibilità, dicendo oltretutto di aver creatoin nuovo logo anche con l’approvazione di istituzioni fiorentine e tifosi gigliati.
La (nuova) scissione della città,insomma, sembra essere più frutto della tradizione che di un reale “pericolo”. Speriamo che anche Commisso ne prenda atto.