Arriva un’altra testimonianza da parte di un tifoso viola che ha avuto a che fare con i tifosi ungheresi in occasione della partita di Conference, Fiorentina-Ferencvaros. Si chiama Francesco Dani, ha 46 anni e da sempre si peresenta allo stadio con uno stendardo in ricordo di due cari amici prematuramente scomparsi, con la scritta: “Duccio e Tanai, you’ll never walk alone“.

Ecco la testimonianza riportata da La Nazione:

Mi trovavo sulla passerella quando, salito l’ultimo gradino, me li sono ritrovati davanti. La maggior parte di loro indossava dei passamontagna. Uno di loro mi prende lo stendardo e inizia a strattonarlo. All’inizio ho provato a resistere, dicendogli di lasciarmi stare, ma sono stato minacciato, quindi mio malgrado ho dovuto cedere. È come se fossi stato violentato, e vedere quel video è stata una coltellata al cuore. Non c’è stata neanche una partita in cui non ho portato questo striscione con me. Lo alzo ogni volta quando c’è l’inno, all’inizio e alla fine della gara. In questo modo è come se vivessero ancora con noi. E’ giusto che questa gente paghi per ciò che ha fatto. Quando noi andiamo a fare le trasferte all’estero dobbiamo seguire delle regole ben precise, altrimenti rischiamo anche per poco. Com’è possibile che queste persone sono arrivate davanti a Palazzo Vecchio con i loro striscioni, a fare cori contro la Fiorentina? Perché questi trenta tifosi si trovavano su un percorso che non dovevano fare? Mi auguro che la giustizia intervenga, magari vietando qualche trasferta come giusto che sia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *