Sappiamo già che sarà la telenovela dell’estate, anche se la speranza sarebbe quella di risolverla in breve tempo, con la salvezza conquistata. Ma non sarà così facile.
Parliamo della questione Dusan Vlahovic, destinata a tenere banco per i prossimi mesi in casa Fiorentina.
Rocco Commisso difficilmente accetterà di privarsi del suo “gioiellino”, soprattutto dopo aver dovuto rinunciare già a Chiesa l’anno scorso. Anche se, proprio la “vicenda Chiesa” dovrebbe aver insegnato qualcosa.
Purtroppo non è possibile e neanche produttivo tenere un giocatore contro il suo volere, ma parliamoci chiaro, Vlahovic, a differenza di Chiesa, non ha assolutamente chiuso la porta all’eventualità di rinnovo con la maglia viola.
La Fiorentina è certo che farà di tutto per trattenere il giocatore, considerando che erano anni che non c’era in squadra un profilo di attaccante così promettente. Ma, al momento, le proposte arrivare all’agente del giocatore non sono state considerate congrue.
La società gigliata pare essere arrivata ad un ingaggio tra 1,5 e 2 milioni a stagione, ma la concorrenza si è fatta sotto, la stessa Roma avrebbe offerto 3 milioni netti a stagione.
Nella peggiore delle ipotesi, ovvero se non si dovesse trovare un accordo questa estate, sarà presa in seria coonsiderazione l’ipotesi dell’addio, considerando che il giocatore andrà in scadenza nel giugno 2023 e la Fiorentina rischierebbe di perdere molti soldi.
Se dovesse partire quest’estate, il prezzo del cartellino è fissato intorno ai 60 milioni di euro, cifra che ha già spaventato il Milan, che sembra aver congelato parte del forte interesse sul ragazzo. Ma le pretendenti non mancano, in Italia come all’estero.
Commisso, come detto, non vorrebbe privarsene e costruire una Fiorentina vincente proprio partendo da Dusan e da pochi altri giocatori, come Dragowski, Quarta, Amrabat (nonostante la stagione pessima resta un pupillo del presidente), Castrovilli e appunto Vlahovic.
Ma un altro “caso Chiesa” sarebbe comunque da evitare.