Con la salvezza praticamente acquisita, che potrebbe diventare matematica già con la partita di Cagliari, in casa viola si pensa alla programmazione futura.

Commisso sarà atteso da un duro lavoro per rimettere quelle basi che in questi primi due anni sono apparse molto traballanti, sia in termini tecnici per quanto riguarda la squadra, che in quelli societari.
Soprattutto per quanto riguarda la figura del direttore sportivo.

Va detto che il presidente non considera il lavoro di Pradè fallimentare, tutt’altro. Ed ha ancora una certa stima nell’attuale DS per il lavoro svolto. Che però, come ammesso dallo stesso patron dopo la sfida con la Lazio, non è stato giudicato certamente eccelso, soprattutto per quanto riguarda il rapporto soldi investiti/risultati calcistici.

Per questo motivo Pradè dovrebbe rimanere in società con un ruolo diverso oppure sempre come direttore sportivo ma affiancato da un’altra figura.

Potrebbe tornare Eduardo Macia, già collaboratore di Pradè sotto la gestione Della Valle, che fece molto bene.

Oppure potrebeb affidarsi ad un altro Daniele, Faggiano per la precisione. L’ex DS del Genoa è stato esonerato dal grifone a novembre 2020.

Circolano voci anche su un possibile contatto con Pietro Accardi dell’Empoli, che potrebbe accettare nuove sfide dopo aver partecipato a portare in Serie A la squadra toscana.

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