Diverse società di Serie A e di Serie Ba saranno rinviate a giudizio per la questione delle plusvalenze. Si tratta di Juventus, Napoli, Empoli, Genoa e Sampdoria in Serie A, ma il cerchio si allarga anche con Pro Vercelli, Parma, Pisa, Novara, Pescara e perfino Chievo Verona che, di fatto, è già sparita dal calcio.

Le accuse non sono per tutti uguali, si parla di violazioni del comma 1 dell’articolo 31 per le squadre di Serie A, con rischio di ammende, fino alla violazione del comma 2 dello stesso articolo per altre società col rischio, in questo caso, di forti penalizzazioni, retrocessioni e perfino esclusioni dal campionato.

Scoprire il “giochino” delle plusvalenze è stato abbastanza semplice, secondo quanto riportato da Repubblica, è bastato confrontare le cifre dei trasferimenti con quelle riportate sul sito Transfermarkt che tiene aggiornati le quotazioni realistiche di tutti i giocatori.

In questo modo si è capito che c’era qualcosa che non tornava, ad esempio, nel trasferimento di Rovella preso dal Genoa a 18 milioni mentre aveva un valore di 6 oppure dei giovani giocatori che non hanno mai giocato rientrati nell’affare Osimhen col Lille: Palmieri 7 milioni (valore 100 mila euro), Manzi 4 milioni (invece di 100 mila euro),Kkarnezis 5 milioni (con un valore defintio in 500 mila euro).

Tutte furbizie, secondo la Procura, che sarebbero state utilizzate per ritoccare i bilanci.

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