Il nuovo laterale viola, Robin Gosens, arrivato dall’Union Berlino proprio nell’ultimo giorno di mercato, ha raccontato al podcast Copa TS le ultime ore del suo calciomercato:

“Mi sono ritrovato a sentirmi un po’ vuoto emotivamente perché tutto stava accadendo così in fretta… Ho avuto a malapena il tempo di organizzare ed elaborare tutto. Cambi club, sei in campo 36 ore dopo e devi funzionare al meglio.

Sono andato allo stadio la mattina per attivarmi, convinto che sarei stato in campo contro il St. Pauli alle 20:30. L’allenatore, Bo Svensson, mi ha detto che sarei partito titolare. Non pensavo che ci sarebbero state altre novità. La Fiorentina aveva fatto un’offerta dieci giorni prima, ma non era interessante per me, non in quei termini: avrei giocato all’Union almeno per un altro anno. Avevo ancora tre anni di contratto, mi andava benissimo. Mentre mi riposavo, ho ricevuto molte chiamate dal mio agente sul cellulare. L’ho richiamato: la Fiorentina aveva accettato le condizioni che volevamo. “Oh mio Dio”. Mancavano solo quattro ore alla partita. Cosa avrei dovuto fare?

Il giovane Tom Rothe ha saputo di esordire al suo posto solo mezz’ora prima della partita:

“Gli ho creato un disagio assoluto. Ero scioccato, anche per me è stata una situazione spiacevole e brutta

Perchè la Fiorentina?

“Sapevo razionalmente che avrei accettato l’offerta se fosse arrivata due settimane prima. Anche se la situazione era davvero schifosa, sapevo che era la cosa giusta per me e la mia famiglia

Determinante è stata quindi la possibilità di poter tornare in Italia e il passo decisivo che la Fiorentina ha fatto verso di lui per accontentarlo.

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