A volte ritornano. Anche se sono tutto fuori che attesi. Dopo Calciopoli è stato praticametne radiato dal calcio, impossibilitato a mettere piede in un campo da gioco.

Eppure lui, il vecchio volpone di Luciano Moggi, continua a perdere il pelo ma non il vizio di mettere il naso in faccende (come il calcio) che non dovrebbero più (mai più) riguardarlo.

Dopo essersi presentato all’Assemblea degli azionisti della Juventus, promettendo al presidente Agnelli un “confanetto regalo” contenente le prove che Calciopoli sarebbe stata una grande bufala e che la “sua” Juventus sarebbe dovuta uscire illibata come una vergine, è stato immortalato dalle telecamere all’interno del campo da calcio dello stadio “Arena Giuseppe Piccolo” di Cercola, alla periferia di Napoli. In stretto dialogo con Gianluca Pessotto, suo ex giocatore e attuale direttore sportivo della Juventus Primavera, mentre i giovani bianconeri erano in campo contro i pari età del Napoli.

Immagini che potrebbero riferirsi a prima del fischio d’inizio della gara, per la cronaca vinta dal Napoli 2-1 e ai minuti successivi all’espulsione del tecnico bianconero, Montero, avvenuta al 69′.

Fatto sta che in campo, “Lucianone” Moggi proprio non poteva starci. Possibile che l’arbitro Stefano Nicolini della sezione di Brescia, anche piuttosto esperto per aver arbitrato diverse partite di Lega Pro, non si sia accorto di nulla o no lo abbia riconosciuto? Il campionato Primavera è sotto l’egemonia della Lega Serie A e della FIGC, è vergognoso che si sia dato accesso a Moggi per cui vige “la preclusione a vita alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della Figc”.

Sono previste sanzioni disciplinari e ammente per un tesserato che parla con un radiato, sanzioni anche per il club di appartenenza. Sarà stata riportata nel referto questa sgradita presenza? Se ne sarà accorto qualche commissario di campo? O un personaggio che tanto ha fatto male al calcio può permettersi di entrare indisturbato durante una partita ufficiale della Lega?

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