Parla in conferenza stampa il tecnico viola Vincenzo Italiano, alla vigilia di Fiorenitna-Torino.

Cosa pensa dei nuovi arrivati

Credo che nell’immediato Torreira possa dare poco, almeno per queta partita. Però abbiamo a disposizione un giocatore di alto livello, con qualità e personalità. Ci vorrà qualche settimana per conoscere l’allenatore e i compagni, ma è intelligente ci metterà poco. Lui e Pulgar possono giocare in quel ruolo ma ci si può adattare soprattuto a partita in corso.

Cosa è rimasto dopo la Roma

Per lunghi tratti abbiamo avuto il dominio e ci ha dato convinzione sui nostri mezzi. Dobbiamo essere quelli che siamo stati nei primi 17 minuti e quando siamo rimasti in inferiorità numerica. Loro sono stati bravi a sfruttare situazioni difficili. Io ero convinto di portare a casa punti importanti, ma chi ha gli automatismi perfetti dopo così poco tempo?

La situazione di Castrovilli e Maleh

Maleh è cresciuto tanto e sta meritando. Dopo ogni partita resetto tutto, si valuta di settimana in settimana. Il valore di Castrovilli lo conosciamo tutti, serve attenzione.

La gara col Torino

E’ una squadra molto aggressiva come il suo allenatore, cercheranno di replicare la partita contro l’Atalanta. Sanno giocare con qualità e furore. Verranno ad aggredirci. Dobbiamo controbattere alla stessa maniera, partendo dal buono visto a Roma. E’ la prima in casa, dobbiamo farci trovare pronti.

A Belotti manca uin gol per arrivare a 100. Come si ferma? E la situazione degli esterni viola?

A Belotti auguro di fare gol dalla prossima partita. Per quanto riguarda gli esterni abbiamo giocatori di grande qualità e stanno lavorando molto bene. Mi spiace aver perso dopo poco Callejon, di altri non parlo. Vediamo in questi giorni quali opportunità si possono creare.

L’arrivo di giocatori importanti la gratifica o le mette pressione

Le pressioni su di me ci sono sempre, si vive di pressioni e sono contento di avere giocatori di questa bravura. Significa che mi sono meritato la possibilità di allenarli. Più giocatori forti arrivano più sono contento. Più sono sotto pressione più sono contento. Se arrivano 5/6 giocatori più forti di quelli che abbiamo e aumentano le pressionidsu di me, sono contento.

Contro la Roma cosa è mancato dopo il pareggio di Milenkovic?

Ero convintissimo che la partita potevamo gestirla in maniera diversa, subire altri due gol non era nel mio pensiero. Avevamo la partita in pugno ed eravamo tornati in parità numerica. Con un’altra testa, con pià autostima e consapevolezza, la partita si poteva portare a casa. Dobbiamo crescere da questo punto di vista, siamo la Fiorentina. Quando si ha la forza di ribaltare non bisogna mollare la presa, anche se l’avversario si è dimostrato forte.

Ci sarà grande rotazione di giocatori come faceva con lo Spezia?

Ogni situazione è diversa, l’anno scorso erano successe tantissime cose che mi hanno portato a ruotare tanti giocatori. Quest’anno c’è stato un ritiro, amichevoli, abbiamo fatto un percorso diverso rispetto all’anno scorso. Non penso che nelle prime giornate si possano fare così tante rotazioni, certo bisogna guadagnarsi la maglia. Nessuno deve avere certezze, certo se qualcuno mi fa 4 gol in una partita difficile che non giochi quella dopo.

L’umore della piazza cambiato con il mercato, sente questo ottimismo? Se fosse un tifoso sarebeb contento?

Mi ha fatto un immenso piacere vedere la squadra applaudita a Roma dopo una sconfitta, la gente è dalla nostra parte e ha capito che si vuole fare tanto, l’impegno non sta mancando. Avete visto cosa abbiamo fatto in 10 uomini. Purtroppo è andata male ma l’impegno lo hanno visto tutti. La squadra che sta nascendo per me ha grandi valori tecnici e umani, sono ragazzi che ci tengono tanto a fare bene. Daremo sempre l’anima per erendere orgogliosi i tifosi, poi si può perdere o vincere, ma quegli applausi sono stati di persone che hanno capito. Dopo poche settimane non si può certo essere perfetti.

Cosa pensa di Nastasic e Martinez Quarta

Nastasic torna in una piazza dove è stato bene ed è stato felicissimo di tornare. E’ un giocatore di valore, ha personalità, forse non è ancora pronto ma è un giocatore che farà vedere grandi doti, poi è un mancino. Con Lucas ho parlato, siamo tutti giocatori competitivi, le scelte mi auguro siano sempre difficili per me, non devono mai mollare. Voglio tutti pronti. Da un momento all’altro può arrivare l’opportunità per chiunque. Chi molla si dà la zappa sui piedi da solo. Ma lui farà vedere il suo valore.

La scelta di far giocare Igor è stata per il piede mancino?

Scelta che va al di là del piede mancino, ha la dimestichezza di giocare in verticale col piede forte, ma in Coppa Italia hanno giocato due col piede destro forte. Semplicemente chi merita va dentro e lui mostra grande impegno.

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