Ecco quanto riportato da Calcio e Finanza.

Dopo settimane di attesa ecco il responso del Tribunale di Genova. Il giudice ha dato il via libera alla nuova Sampdoria, guidata da Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi, per il piano proposto dai proprietari sulla ristrutturazione del debito.

Come riporta l’edizione odierna de Il Secolo XIX, la Blucerchiati, la controllante della Samp, ha sottoscritto 21 milioni del POC, il prestito obbligazionario convertibile. Di questi 11 milioni sono già stati convertiti in azioni e quindi in aumento di capitale e a breve saranno convertiti anche i restanti 10 milioni. I piccoli azionisti che presto saranno chiamati a versare le loro queste.

A questi si aggiungono altri 9 milioni che saranno presto versati e permetteranno di arrivare a 30 milioni complessivi, quota prevista al momento della chiusura dell’accordo. Tutto questo serve a diluire sempre di più le quote in seno alla SSH di Massimo Ferrero, che è già sceso al 35% dopo il secondo aumento di capitale.Tornando al responso positivo del Tribunale, questo permette al club di stralciare dalla propria esposizione debitoria circa 90 milioni di euro. Ne restano 45 milioni.

La decisione della Sezione VII Civile fa storia e scuola, visto che si tratta del primo salvataggio di una società professionistica in questa modalità, la prima iscrizione di un club al campionato in pendenza di un piano di ristrutturazione. L’omologa del Tribunale riporta come nessun creditore, nemmeno la SSH di Ferrero, si sia opposto alla proposta strutturata dal vecchio CdA composto da Romei, Bosco, Panconi e Lanna e dai legali del club.Entro le prossime due settimane dovrà essere saldata la prima delle tre rate, su base da 24 mesi, dei creditori, circa 8 milioni. Lunedì saranno pagati gli stipendi di luglio dei tesserati e di agosto dei dipendenti, con i pagamenti al momento tutti regolari.

L’omologa dell’abbattimento del debito poi porterà a una sopravvalutazione di 40/50 milioni a livello di conto economico, che andrà a rafforzare il patrimonio netto della società e di cui beneficerà l’utile contabile del bilancio 2023.

E se la Covisoc fino all’omologa non ha riconosciuto gli accordi e quindi la Samp è stata costretta a pagare l’intero importo delle tasse per evitare sanzioni come accaduto nel caso della Reggina, d’ora in poi potrà pagare i debiti sportivi residui, ancora giacenti, secondo quanto pattuito con i creditori.

Soddisfazione, ovviamente in casa Samp, che dopo il pronunciamento del Tribunale, arrivato venerdì verso le 15, ha pubblicato una nota ufficiale sul proprio sito: «La società ha sottoscritto gli Accordi di Ristrutturazione con una percentuale di adesione pari circa al 75% dell’indebitamento complessivo di U.C. Sampdoria al 31 maggio 2023 nei confronti di: (a) creditori finanziari; (b) creditori non finanziari; e (c) Agenzia delle Entrate (gli “Accordi di Ristrutturazione”).

La sentenza di omologa è stata emessa dal Tribunale di Genova all’esito della verifica della regolarità della procedura e dei risultati della votazione dei creditori e ha sancito l’estensione degli effetti degli Accordi di Ristrutturazione nei confronti dei creditori non aderenti.

La decisione del Tribunale rappresenta il passaggio conclusivo di un complesso iter procedimentale che ha avuto inizio con l’avvio della procedura di composizione negoziata e ha subito una svolta e un’accelerazione decisiva con l’ingresso nella compagine sociale dei nuovi azionisti di maggioranza, dott. Matteo Manfredi e dott. Andrea Radrizzani, senza i quali il salvataggio della società non sarebbe stato possibile.

La sentenza di omologa dà, dunque, formalmente avvio all’esecuzione del piano di risanamento sotteso agli Accordi di Ristrutturazione (che il club prevede di portare a termine entro la fine della stagione sportiva 2025/2026), confermandone la solidità e fattibilità economica e dando così continuità ad una realtà, come quella della Sampdoria, di rilievo nazionale. Così come previsto dal piano di risanamento, i prossimi passi nell’esecuzione dello stesso saranno rappresentati da ulteriori apporti da parte degli azionisti di maggioranza, sia sotto forma di iniezioni di liquidità che di aumenti di capitale, finalizzati al sostegno della società.

Gli azionisti di maggioranza, unitamente al management e i suoi consulenti, restano pertanto focalizzati sul percorso di consolidamento della società, continuando a valorizzare la presenza della stessa sul territorio e anche al di fuori dei confini nazionali, non limitandosi al raggiungimento del solo risultato sportivo ma con un focus particolare sulla sostenibilità della società stessa

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