Il dolore nel rivederlo nelle ormai rarissime apparizioni, dopo quello che è stato per le nostre generazioni, da A Ovest di Paperino a Caruso Pascoski (di padre polacco), era fortissimo.

Mai avremmo voluto vederlo così, così fragile, così lontano da quei suoi personaggi che hanno segnato la nostra epoca. Eppure con gli stessi occhi, quegli occhi bischeri di quando ci ha regalato “Puppe a pera“.

Vorrei scrivere tanto e tanto di più, delle emozioni nel ricordare i suoi personaggi più caratteristici, o quelle frasi memorabili nei suoi film, che mai dimenticheremo.

Oggi Francesco se ne è andato via per davvero. Qualcuno dice che la sua anima ci avesse abbandonato già da molto tempo e che oggi il suo corpo la abbia raggiunta.

A quelli scemi come me, che con Francesco ci sono nati e cresciuti, piace più pensare che sia stata l’ultima volta che ci ha fregati tutti. O forse no, forse non sarà nemmeno l’ultima.

Grazie di tutto Francesco, non serve nemmeno dire il tuo cognome. Perché per noi tutti eri semplicemente uno di famiglia. Uno di noi.

Alessandro Mazzoni per Quando Facundo Roncaglia

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