A Radio Bruno ha parlato Danilo Cataldi, che presto dovrebbe fare il suo rientro tra i titolari viola:

“Indossare la fascia da capitano con la Lazio per me che ho fatto tutta la trafila delle giovanili è stata una grande emozione. La Fiorentina oggi una squadra che ha il perfetto mix tra giocatori esperti e giovani, ci sono compagni che sono qui da tanto tempo che ci stanno aiutando, come Biraghi, Terrracciano, Ranieri, Quarta. Sappiamo che ci saranno momenti difficili come all’inizio ma siamo pronti ad affrontarli, la squadra è tranquilla e consapevole dei propri mezzi. Con Palladino ho giocato qualche mese insieme a Genova, per questo ho fatto fatica a chiamarlo mister. Lui era già allenatore in campo, anche a me piacerebbe fare l’allenatore, ma la gente sottovaluta lo stress, dover avere a che fare con 25 giocatori ognuno col proprio carattere non è facile, poi ci sono i rapporti con la società, con la stampa… dei miei compagni quello che mi ha colpito di più è Ranieri, da fuori non diresti mai che è così, anche perché lui è un tipo silenzioso. Il mio futuro visto che sono in prestito? E’ una cosa a cui ora non penso, ora penso solo a portare la Fiorentina nell’Europa che merita, quella bella.”

Continua:

Con la Fiorentina ho avuto un impatto positivo. La svolta quest’anno è arrivata nella partita contro la Lazio, non è stata una vittoria pulita ma di rabbia, nel secondo tempo giocata alla pari, quella partita è stata una scintilla. La mia doppietta? Io sono sempre stato un giocatore che guarda poco al risultato personale, preferisco guardare altro. A me piace Firenze, io vengo da una piazza bella quando le cose vanno bene ma pesante quando va male. Firenze è una città calorosa che vuole vedere bel calcio. Io qui a Firenze ho chiesto a mia moglie di sposarmi, si vede che nel mio destino c’era già qualcosa (ride, ndr).

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