Gaetano Castrovilli ha rilasciato un a lunga intervista a Fanpage, dove parla anche dell’ex compagno Vlahovic. Ecco un riassunto:

“Come sto? Da gennaio bene, ho visto la luce in fondo al tunnel. Sto lavorando con un mental coach per migliorarmi, si pensa che bisogna affrontare questi aspetti quando si sta male, ma non è vero. Bisogna essere attenti soprattutto quando stiam obene. E’ la testa che ci comanda e se non siamo sereni si possono vivere periodi di instabilità. La Fiorentina e l’Europa? Il merito è di Italiano, può diventare un grande a livello internazionale. Tira fuori il meglio da tutti noi. Facciamo questo pressing avanti che ci mancava e questo ci permette di difenderci attaccando. Io devo essere più egoista, me lo fanno notare anche i compagni. Non sfrutto le mie qualità nelle conclusioni. Vlahovic? Non credo che la sua partenza abbia inciso. Era il nostro attaccante, ci ha portato tanti punti, ma la Fiorentina non era Vlahovic. E’ anche grazie al gioco che ci ha dato il mister che ha segnato 17 gol. Ci dispiace che sia andato via ma non sappiamo dove ci porta il futuro di ognuno di noi. L’infortunio di Genova? Il campo era bagnato, sono finito sul palo. Non è stata una cosa gravissima, poteva andarmi peggio. Quanto pesa la maglia numero 10? Ti dà tante responsabilità. Ma non ne sento il peso, sono onorato di indossarla qui. Quello che più conta è onorare la maglia, più che il numero”

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