Sta prendendo una piega drammatica, per il molestatore della giornalista fiorentina di Toscana Tv, Greta Beccaglia, l’ignobile comportamento di sabato sera all’uscita dal Castellani di Empoli, dove aveva assistito alla sconfitta della Fiorentina per mano dell’Empoli.
L’uomo è stato individuato, si tratta di Andrea Serrani, 45 enne di Chiaravalle. Lavora nel campo della ristorazione e da sabato la sua vita è cambiata.
Lui si dice addolorato, come la sua famiglia. E’ intervenuto al programma La Zanzara su Radio 24 per cercare di difendersi in qualche modo: “Mi descrivete come un violentatore, ma non sono così. Anche a casa mi hanno detto ‘Ma che hai fatto?’ proprio perché mi conoscono come una persona non cattiva. Me lo ha detto perfino mia moglie. Stiamo passando tutti i dispiaceri del mondo“.
E al Corriere Fiorentino ha aggiunto: “Il mio avocato sta cercando di mettersi in contatto con quello di Greta per chiederle scusa“.
Intanto è arrivata la prima condanna, il questore di Firenze ha inflitto all’uomo un daspo di 3 anni che inizierà dalla partita di questo pomeriggio contro la Sampdoria.
Ma i guai per lui non finiscono assolutamente qui. Rischia una condanna penale per violenza sessuale, con una condanna che potrebbe andare dai 6 ai 12 anni di carcere come riportato da La Gazzetta dello Sport.
“Uno lavora tutta la vita e guardate come si ritrova per una cosa così” ha affermato ancora Serrani.
Intanto Greta Beccaglia, che oggi sarà ospite sugli spalti del Franchi su invito della Fiorentina, non è intenzionata a fermarsi: “Le scuse? Non le ho neanche lette e non le accetto. Porto avanti la mia battaglia anche per tutte le ragazze che subiscono ogni giorno violenza a telecamere spente. La mia denuncia condanna il suo gesto ma anche quello di tante persone che erano lì presenti“
A me sembra che si stia esagerando di brutto, e non perché ciò che è accaduto non sia da condannare e da dargli una bella ripassata, se c’era mia figlia al posto di quella ragazza a quest’ora la manina morta l’aveva ingessata, ma perché se la condanna sarà troppo forte la vittima diventa lui e si ottiene l’effettoopposto.