Arthur Cabral è stato intervistato sui canali social della Fiorentina:
“A Firenze mi trovo benissimo, ho già assaggiato la bistecca e il gelato. E’ una città bellissima e i tifosi sono caldissimi. Sono qui da 2 mesi, mi sto ambientando e starò sempre meglio. Le difese italiane sono più asfissianti rispetto alla Svizzera, c’è più pressing, l’atteggiamento delle squadre è diverso. Fuori dal campo sono una persona molto tranquilla, ma in campo mi trasformo, discuto e litigo con gli avversari. La sfida con Igor è che segna un gol da qui alla fine del campionato mi tingo i capelli.”
Poi ha raccontato qualcosa della sua vita privata:
“Il mio babbo è la persona più importante della mia vita, se sono chi sono è grazie a lui. E’ assistente tecnico in terza divisione nel campionato brasiliano. Per arrivare dove sono oggi ho dovuto lottare tanto. Il mio idolo? Quando ero piccolo vedevo mio babbo segnare sempre, Ronaldo Nazario è stato un’ispirazione. Ho un ottimo rapporto con tutti i compagni anche se coi sudamericani ovviamente ho legato di più. Il mio sogno? Segnare sotto la Fiesole. Cosa ho detto a Sottil dopo l’assist mancato? Cose irripetibili. Poi ci siamo chiariti, so che se ricapiterà mi passerà il pallone e lo stesso farei io con lui. A Napoli? Abbiamo grande potenziale, possiamo fare una grande gara”
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