Pasquale Bruno sarà sugli spalti a Edinburgo, il prossimo giovedì, per assistere alla gara di Conference tra due sue ex squadre, ovvero gli Hearts dove ha giocato due stagioni per lui importantissime e la Fiorentina:

“Mi hanno invitato allo stadio perché sono un loro ex e anche della Fiorentina. So già che slogan useranno per salutarmi: ‘The Legend is back’. Questo racconta il mio rapporto con i loro tifosi. I due anni in Scozia sono stati la tappa più bella della mia carriera. Lì il calcio è tanto, tantissimo, ma non è tutti. Dopo la partita ci si ritrova nei pub e non c’è nessuno screzio, nessuna moviola. Il pallone è uno svago e poi c’è la birra… sì tanta birra. Io non riuscivo a fare tutto il giro dei pub come i miei compagni dopo lapartita. Dalle sei a mezzanotte li trovavi sempre lì con altri campioni, con i ragazzi della Nazionale. Io ero il difensore che veniva dall’Italia portando forza e qualità, grazie alla mia esperienza. E loro urlavano il mio cognome. Kilt? Ne ho due stupendi. Indossare il kilt ti fa sentire in modo pazzesco. Ricordate Sean Connery quando ritirò l’Oscar in kilt? Un idolo. La Fiorentina troverà un avversario molto duro, molto fisico. La Fiorentina ha più qualità, ma troveranno scontri molto duri. Poi il pubblico è a ridosso sul campo, sarà una grande festa per loro, che siano mille, diecimila o trentamila sarà un inferno. Vi racconto l’attesa della partita in Scozia: musica a palla nello spogliatoio mentre il mister spiegava la partita da giocare. Roba da non credere per ‘voi’ italiani.”

Intervista completa su La Nazione.

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