Lunga intervista di Cristiano Biraghi rilasciata a Radio Toscana, tanti i punti toccati dal difensore viola.

Aver perso così contro l’Inter ci ha fatto male, ma deve servirzi a prendere coscienza delle nostre potenzialità. Ce la siamo giocata contro la squadra più attrezzata della Serie A. C’è amarezza ma deve diventare consapevolezza.”

Il cambio di passo della squadra? Firenze è una piazza ambiziosa e quando le cose vanno male c’è tanta negatività mentre quando le cose vanno bene si guarda in positivo. Noi dobbiamo rimanere uniti e tranquilli, cercando di mantenere un equilibrio.

Commisso? Ci porta sempre tanto entusiasmo, siamo contenti che sia tornato.

Vlahovic? Ha il futuro dalla sua parte perchè ha le qualità per fare carriera. Deve continuare a lavorare tappandosi le orecchie e non ascoltare le critiche. Quando non segnava dicevano tutti che serviva un attaccante, ora che sta segnando con continuità credono tutti in lui.

Conte e Prandelli? Con Conte ho avuto modo di lavorare per una stagione intera, con prandelli solo da qualche settimana, è difficile fare paragoni. Il mister ha cercato di portare tranquillità quando le cose non andavano bene, anche se le colpe non erano di Iachini. Nel calcio paga sempre l’allenatore, ma la responsabilità era nostra che scendevamo in campo.

Difesa a 4 o a 5? Abbiamo iniziato difendendo a 5, per cambiare modulo ci vuole tempo. Quando è arrivato Prandelli c’era bisogno di ritrovare tranquillità, non era tempo per le rivoluzioni tattiche.

Ribery? Giocare con campioni come lui è uno stimolo. Basta dare palla a lui e “vede” la giocata.

Igor e Martinez Quarta? Sono una sorpresa solo per chi no li vede in allenamento. ero sicuro che ci avrebbero dato una grande mano. Hanno passato momenti in cui hanno giocato meno ma adesso possono esprimere le loro potenzialità.

La trasferta a Napoli? Sarà molto dura ma ci andiamo con la mentalità di poter fare risultato.

Il ricordo di Astori? Ho tanti bei ricordi con lui. Nello spogliatoio c’è ancora il suo armadietto con la sua foto, ogni volta che la vedo penso a lui.

Firenze? Purtroppo in questo periodo si può andare poco in giro. Mi piace il centro, Fiesole, il Piazzale. Mi spiace per i miei compagni che sono arrivati da poco e non possono godersi queste bellezze. Speriamo che questo momento difficile passi presto.

Il mio futuro? Per me Firenze è importante. Avrei lasciato la Fiorentina solo per l’Inter, lo avevo detto. Ma ora sono disposto a stare qui per tanti anni e dare il mio conributo per riportare la Fiorentina dove merita.

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