Ancora uno stralcio dell’intervista rilasciata da Dusan Vlahovic al Corriere dello Sport-Stadio: “Mi sono reso conto di cosa avevo combinato e mi sono venuti dei dubbi su me stesso“.
Vlahovic si riferisce alla partita d’andata contro l’Inter, con quell’errore davanti al portiere. Quell’episodio, secondo Dusan, è stato il vero momento del suo cambiamento.
Poi racconta della sua abnegazione durante l’allenamento, perchè “non si finisce mai di imparare, figuriamoci a 21 anni“. I suoi esempi sono Messi, Cristiano Ronaldo, Lukaku, ma anche il compagno di squadra Ribery. Uno che arriva agli allenamenti sempre due ore prima. E poi Dusan racconta di come sta lavorando anche sulla tenuta mentale, quest’anno non ha preso neanche un cartellino giallo, dopo i consigli del padre per aver preso quell’inutile rosso, la scorsa stagione, durante la partita con la Lazio.
Infine si sofferma sulla prossima partita col Milan, una di quelle affascinanti da giocare, confessa il centravanti serbo. Dove ritroverà anche Stefano Pioli, l’allenatore che lo ha fatto esordire in Serie A. “E’ stato come un padre per me“, ha rivelato Dusan.
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