Viola News - Notizie Fiorentina

Amrabat si racconta a 360°: “Giocare con gli stadi vuoti ci penalizza perchè…”

Lunga intervista a Sofyan Amrabat ai canali ufficiali della Fiorentina:

Fin da bambino il mio sogno è stato diventare calciatore. Nelle giovanili dell’Utrecht non è stato facile, andavo a scuola e ad allenarmi ogni giorno. Per un ragazzino non è semplice, ho visto tanti compagni lasciare il calcio perchè volevano giocare con gli amici. Uscivo di casa alle 8 ogni mattina e andavo a scuola in bicicletta. Avevo lezione dalle otto e mezzo alle due. Poi prendevo l’autbous per andaer a prendere il treno per Utrecht. Tornavo a casa la sera alle otto e mezzo. Erano giornate molto impegnative, ma volevo rincorrere il mio sogno. Già sapevo, anche se ero giovane, che il lavoro è fondamentale per raggiungere gli obbiettivi. Nella scuola come nel calcio. Poi avevo l’esempio di mio fratello, anche lui giocatore professionista che è stato importante per me. I miei genitori mi dicevano che la scuola era mportante e io non sapevo se sarei davvero diventato calciatore professionista. Nelle giovani dell’Utrecht eravamo in 200 ragazzi e ogni anno la squadra cambiava

I SACRIFICI
A tutti piace avere una bella vita. Ma è difficile. Devi sapere per cosa lo fai. Per me il calcio è tutto. E’ un sistema di vita. Quando torno a casa pernso all’alimentazione corretta. Per me fare sacrifici è semplice perché so quello che voglio. Mi piace lavorare duramente per crescere e per aiutare il mio club. Fin da piccolo volevo rendere orgogliosi i miei genitori, volevo terminare la scuola e avere successo nel calcio

L’AMICIZIA
Quando ero piccolo avevo pochi amici. Non avevo tempo. I miei amici erano solo alcuni compagni di squadra. Oggi ci sono alcuni amici e i familiari che sono importanti, non sono cambiato molto, ho sempre la stessa mentalità. I veri amici si contano sulle dita di una mano. Ci sono persone che non mi starebbero vicine se non fossi un calciatore. Invece con le persone che conosci fin da piccolo la situazione è diversa. Stessa cosa per le ragazze. Non ti darebbero le stesse attenzioni se no fossi un calciatore. Alcuni giocatori fanno presto a diventare amici, ma non puoi sapere se sono veri amici

LA PRESSIONE
Mi piace la pressione. Mi piace giocare negli stadi pieni con i tifosi avversari che mi fischiano. Questo è quello che voglio, il motivo per cui gioco a calcio. Odio giocare negli stadi vuoti, non mi arriva l’energia.”

GLI STADI VUOTI
In questo periodo difficile molte persone sono rimaste senza lavoro. Bisogna sempre pensare prima a chi si trova in difficoltà. Giocare negli stadi vuoti ci penalizza. Quando c’è il pubblico e fai un passaggio indietro senti i tifosi gridare “uomo”. Ora non si sente nulla. Il livello del calcio a livello mondiale, in questa situazione, si è abbassato. Se subisci gol i tifosi vogliono la tua testa. E’ una situazione mentale. Non dovrebbe accadere ma è così. Non è come in allenamento, ci sono punti in palio. Ma con lo stadio pieno cambia tutto. Si gioca a calcio per i tifosi. Il calcio senza pubblico è una cosa diversa

IL MAROCCO
Sono marocchino, ho sangue marocchino, Come i miei genitori, i miei nonni. In Marocco sono a casa. Ma anche in Olanda mi sento a casa

IL FUTURO
“Non penso molto al futuro. Tutto può cambiare ogni momento. Sono un giocatore della Fiorentina, sono concentrato a crescere e a far crescere il mio club. Magari fra due anni la Fiorentina sarà la miglior squadra italiana. E’ difficile, ma tutto è possibile. Sono molto ambizioso e do il massimo per la Fiorentina. Se facciamo le cose bene cerdo che tutto andrà bene. Sono musulmano, credo che tutto sia scritto. Non puoi stare a casa a dormire, devi lavorare e dare tutto”

LA SITUAZIONE DELLA FIORENTINA
Sono stufo di questa situazione. La Fiorentina mi ha voluto fortemente e questa non è la posizione in cui volevamo essere. Le persone a volte pensano che ai calciatori non interessi, forse ci sono calciatori a cui non interessa. Ma io non sono così. Sento una responsabilità nei confronti del club e dei nostri tifosi. E’ una grande responsabilità. La partita me la porto a casa, i miei genitori me la vedono in faccia. Se è andate male meglio non parlarmi. Perchè io voglio vincere sempre. E se perdiamo non sono contento. Per i fiorentini la Fiorentina è tutto. E io sento la responsabilità di questo. NOn è soltanto u lavoro, lo dobbiamo fare per le persone. Per farle felici

QFR

Recent Posts

Malusci: “Problemi in difesa? Vi spiego io il motivo”

L'ex "Giovane" Malusci è intervenuto a Radio Bruno per parlare di Fiorentina: "Io preferisco la…

3 ore ago

Il futuro di Fonseca in mano ad Ibrahimovic

Non solo Roma, caos anche a Milano, sponda rossonera, dopo la lezione di calcio subita…

15 ore ago

“Juric alla Roma? Meno male, temevo venisse a Firenze”

Sul proprio profilo Facebook il giornalista e tifoso viola Massimo Basile ha così commentato la…

15 ore ago

Sentite l’agente: “Mangala aveva detto sì a Firenze. Vi spiego”

Negli ultimi giorni di mercato la Fiorentina stava per fare il colpaccio, riuscendo quasi a…

15 ore ago

Caos a Roma, tifosi sul “piede di guerra” contro i Friedkin

L'esonero di Daniele De Rossi ha creato molto scompiglio a Roma, dove i tifosi sono…

15 ore ago

Incontro Commisso-Funaro, ecco cosa è venuto fuori

Oggi c'è stato il tanto atteso incontro tra la Fiorentina, nelle figure di Rocco Commisso…

1 giorno ago