Doveva essere un colpo di mercato, anzi IL colpo di mercato. Perchè lo aveva scelto Commisso in persona, rimasto affascinato da quel centrocampista con la maglia dell’Hellas corteggiato da tutta Italia.

Si era imposto, il presidente viola, nel portare Sofyan Amrabat a Firenze a costo di qualsiasi sforzo economico. E l’aveva vinta lui, bruciando la concorrenza di tanti altri club blasonati.

Ma le prestazioni di Amrabat in questa stagione sono state molto altalenanti e sempre al di sotto di quando di buono visto a Verona.

Prandelli, per scelta tecnica, lo aveva pure messo in panchina, per cercare in lui una nuova motivazione di rivincita. Come del resto era successo con lo stesso Castrovilli. Unica differenza, non da poco, il Castro aveva risposto sul campo con una prestazione convincente, mentre il marocchino, dopo la panchina, si era rivisto in campo molto svogliato e con troppa indisponenza.

Il rapporto con il mister Prandelli si è incrinato, tanto da arrivare ad un vero e proprio scontro, dai toni molto duri, dopo la partita con lo Spezia. A calmare gli animi sarebbe intervenuto addirittura Joe Barone.

Amrabat è uscito per una botta alla schiena proprio in quella partita, l’infortunio non sembrava affatto grave ma da allora non ha più rivisto il campo.

Indiscrezioni dicono che il giocatore aveva scelto Firenze perché pensava di essere seguito in maglia viola da Juric, il tecnico del Verona che lo aveva lanciato forte in Serie A. Ma sappiamo tutti come è andata, con Commisso che ha scelto di trattenere Iachini. Il resto è storia.

La storia, invece, di Amrabat a Firenze è ancora da scrivere e la speranza è che il marocchino possa cominciare a farlo presto. Invece secondo qualcuno potrebbe addirittura pensare di lasciare la Fiorentina anzitempo.

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