Era il 14 maggio 1989, a Firenze arrivava il Verona del biondo Caniggia. Era la Fiorentina di Roberto Baggio, tra i pali il mitico Pellicanò. Che è passato alla storia per una furbata clamorosa.
Il risultato era fermo sull’1-1, per gli scaligeri aveva segnato Berthold, il pareggio della Fiorentina aveva la firma del “Divin Codino” Roby Baggio.
Nei minuti finali Caniggia viene lanciato a rete e si trova a tu per tu con Pellicanò. Sarebbe stato probabilmente il gol vittoria del Verona, ma al portiere viola venne in mente una furbata: alzò le mani per far segno a Caniggia che il guardalinee aveva sbandierato il fuorigioco, cosa ovviamente non vera.
Ma questo getto mise in confusione il “biondo” che si fermò senza calciare a rete. Quando, pochi secondi più tardi, si accorse di essere stato beffato da Pellicanò, provò a rimettere il pallone a centro area ma la difesa viola sventò l’azione.
Da quel giorno Pellicanò è diventato idolo dei tifosi viola, per quella che sarebbe diventata una beffa clamorosa rimasta nella storia del calcio.
I tifosi gli dedicarono un coro sule note della “Famiglia Addams”:
“Pellicanò! Pellicanò! Pellicanò, Pellicanò, Pellicanò!!!“
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