A Bologna, i lavori allo stadio Dall’Ara – che in questa stagione ospiterà anche le big della Champions League – non sono ancora cominciati. Anche il club rossoblù utilizzerà la cosiddetta “legge Stadi“ e, tra le tante migliorie, sarà completamente coperto.

Alla ristrutturazione dello stadio di Bologna parteciperà cospicuamente la famiglia Saputo, proprietaria del club: dei circa 200milioni previsti per il restyling del Dell’Ara, 40 saranno messi dall’amministrazione bolognese, il resto dall’imprenditore canadese. Che si farà carico anche del costo dello “stadio B“, un impianto temporaneo del costo di circa 12 milioni di euro, da 15mila spettatori, che sarà costruito nell’area “Fico“.

Questo stadio ospiterà il Bologna nelle prossime due stagioni, quelle in cui il Dall’Ara sarà interdetto al pubblico a causa dei cantieri. L’impianto “B“ verrà poi ridimensionato in uno stadio polivalente da 2mila spettatori in cui potranno giocare le formazioni giovanili e femminili e che dopo una concessione al Bologna di dieci anni, diventerà di proprietà del Comune. Che manterrà la proprietà anche del Dall’Ara, ma concederà al club di Saputo un lungo diritto di superficie.

Lo scrive La Nazione

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