A sole due settimane dalla scomparsa del grande Diego Armando Maradona, un altro grave lutto colpisce il mondo del calcio e tutti i tifosi italiani: all’età di soli 64 anni è morto il grande Paolo Rossi.
Paolo Rossi era nato a Prato il 23 settembre 1956
“Pablito“, così fu soprannominato durante i Mondiali vinti dall’Italia nel 1982, fu protagonista e simbolo proprio di quell’Italia vittoriosa.
Pablito fu capocannoniere in quella edizione dei Mondiali vinti dall’Italia di Bearzot e vinse anche il pallone d’oro.
Era il Mondiale dell’Argentina di Maradona (scomparso, ironia della sorte, solo due settimane fa), del Brasile di Zico, della Polonia di Boniek, della Germania di Rumenigge, che l’Italia sconfisse proprio in finale.
Pablito veniva dalla squalifica per calcio scommesse, iniziò non bene il Mondiale ma la sua esplosione determinò l’esplosione dell’intera Nazionale di Tardelli, di Bruno Conti, di Collovati e del nostro Giancarlo Antognoni.
Tre gol al Brasile, due alla Polonia e uno in finale alla Germania. Quella finale storica che portò tutta l’Italia per le strade a gioire per quella fantastica vittoria.
Con Roberto Baggio e Christian Vieri, Paolo Rossi detiene ancora oggi il record di gol segnati in un Mondiale (9).
Conclusa la carriera di calciatore, dove ha vinto 2 scudetti, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Uefa e una Coppa dei campioni con la maglia della Juventus, è stato opinionista sia in rai che in Mediaset.
Se n’è andato ancora troppo giovane, per un male incurabile.
Grazie di tutto Pablito!