Lo ha voluto, lo ha chiesto, ha fatto di tutto per farselo prendere. Poi se lo è coccolato, lo ha difeso e alla fine lo ha fatto esplodere. Quella tra Palladino e Moise Kean se non si può definire una “storia d’amore” poco ci manca.

E con la Roma si è visto un giocatore scatenato, autore della sua prima (ci auguriamo) doppietta in maglia viola, nonostante una settimana di apprensione per la condizione della sua caviglia che lo aveva costretto a lasciare il campo all’intervallo di Lecce-Fiorentina.

Come ha fatto ad essere così carico contro la Roma? Presto detto. Palladino lo ha portato con sè anche in Svizzera, per la partita contro il San Gallo, nonostante non potesse entrare in campo. IN questo modo lo ha responsabilizzato ancora di più, lo ha tenuto dentro la squadra, lo ha caricato a molla per quando avrebbe visto giallorosso.

Insomma, Palladino conosce bene le “corde” da toccare per trasformare Moise in oro zecchino.

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