E’ il giorno della presentazione di Robin Gosens, arrivato nelle ultime ore di mercato dall’union Berlino e già protagonista con la maglia viola del gol del 2-2 contro il Monza nell’ultima giornata di campionato.

Ecco le sue parole:

“La Fiorentina significa tanto per me, paradossalmente in Germania non ci siamo trovati benissimo, pur essendo tedeschi. Per questo siamo voluti tornare in Italia dove ci sentiamo a casa e dove ho fatto le cose migliori in carriera. Io sono ambizioso e voglio portare la mia mentalità vincente anche qui a Firenze perchè credo che abbiamo una squadra con un potenziale importante. Mi avevano cercato altri club italiani ma sono contento di essere qui. Palladino? Gioca molto simile a Gasperini per questo mi trovo bene sia nel 3-4-3 che nel 3-5-2. Gasperini per me in campo era un genio, ogni giorno mi migliorava. Ma le impressioni su Palladino sono molto positive e poi è giovane e quindi i rapporti coi giocatori sono diversi, inoltre è una persona molto onesta e questo mi piace molto. La Fiorentina secondo me è forte, ci sono tanti giocatori motivati a mettersi in mostra. Certo è tutto nuovo per cui serve anche pazienza. Firenze è una piazza importante e vogliamo fare tutti bene. Segnali di Firenze’ Proprio qualche giorno fa pensavo di acquistare una villa sulle colline di Firenze che sono spettacolari. Mi sono informato e poi è uscita la possibilità di venire alla Fiorentina. Ho subito sperato che andasse bene sia sul piano sportivo che per la mia famiglia. Firenze è il posto ideale, forse era il destino. Confronto tra Atalanta e Fiorentina? C’è solo da fare gli applausi all’Atalanta per quello che ha fatto in questi anni, ma qui ci sono i presupposti per far eun precorso simile. I problemi in difesa? Dobbiamo migliorare tanto. Ma sono fiducioso, ci abbiamo migliorato tanto e i centrali stanno cominciando a capire le idee del mister. Il rapporto con Parisi? Lu mi ha aiutato tanto quando sono arrivato e io posso dargli dei consigli avendo qualche anno di esperienza in più. Il braccetto? L’ho fatto solo in situazioni di emergenza ma mi esprimo meglio sull’esterno. I tempi dell’Atalanta? C’erano automatismi dopo tanti anni che si giocava insieme. Però credo di essere addirittura cresciuto dopo l’esperienza all’Inter. Sto bene mentalmente e fisicamente, ci sono tutti i presupposti per essere lo stesso giocatore di Bergamo. Ci tengo tanto a fare gol e assist per aiutare la squadra. Forse non ho il talento di altri ma ho sempre lavorato sodo per stare ad alti livelli. Ho avuto la fortuna di giocare la Champions che è servito per la mia crescita, ma vincere un trofeo comunque resta. Intesa con Kean? Sono fiducioso, Moise è un giocatore forte che mi piace tanto. Spero di avere una ottima intesa con lui ma anche con gli altri. Ho visto all’Atalanta quanto è fondamentale essere una squadra che lotta insieme”

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