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La Juventus continua nella direzione del “patteggiamento”, del passo indietro. Dopo averlo fatto in Italia, con la conseguenza di aver mitigato una sentenza sportiva che poteva portare a conseguenze ben più gravi, con la stessa tecnica sta cercando di “ammorbidire” la sua posizione anche in Europa.

E’ il momento dello “scusate, abbiamo sbagliato, non fateci troppo del male“. Una serie di ammissioni di colpevolezza che nel codice penale potrebbero portare all’ergastolo un uomo, ma che nella “giustizia” sportiva sono considerate al pari di un “mea culpa” cattolico.

L’ultimo caso riguarda passo indietro sulla Superlega, il vero motivo di contrasto tra il club bianconero e lì’Uea, in particolar modo col suo numero uno Ceferin. Erano rimaste solo in tre a portare avanti un “progetto” fermato sul nascere, Barcellona e Real Madrid oltre appunto alla Juventus. Adesso anche i bianconeri, con questo comunicato, fanno capire ceh è il momento di dire basta a questo strampalato progetto:

A seguito di tali discussioni, e tenuto conto di alcune divergenze sull’interpretazione degli accordi applicabili al Progetto Super Lega, Juventus conferma di aver iniziato la procedura di uscita dal suddetto Progetto, pur rammentandosi che, ai sensi delle disposizioni contrattuali applicabili, affinché il recesso produca i suoi effetti è richiesto il previo consenso di Real Madrid, FC Barcelona e degli altri club coinvolti nel Progetto Super Lega.

Basterà a riportare la quiete dopo la tempesta? Probabilmente sì. Intanto desta scalpore che dopo ben 50 giorni dall’ultima sentenza sulla Juventus, l’Uefa non sia stata ancora in grado di comminare una pena adegauta. E’ imbarazzante pensare che la Conference League sia già ufficialmente iniziata senza sapere ancora quale squadra italiana la gicoherà…

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