Rocco Commisso, nella sua conferenza stampa di oggi, ha parlato anche dei problemi del Viola Park e dei rapporti col Comune sul nuovo stadio

SUL VIOLA PARK

Son venuto qui a parlare di questo perché le cose non stanno andando bene. La colpa la dò ai miei, perchè il progetto non sta andando avanti come doveva andare. Alla villa c’è stata una alluvione ed è stata tutta allagata (al Viola Park, la villa centrale, ndr). Il costruttore Nigro l’ho salvato perché ho messo io i soldi. Ora il problema è che non sono pronti a darmi le infrastrutture come concordato. Credo che prima di marzo non sia finito. Sposteremo tutte le squadre a fine campionato. La tramvia non ci sarà per altri due anni, i parcheggi mi promettono che forse saranno finiti per maggio-giugno. E poi altri problemi da aggiustare. L’Italia è una schifezza, se il sindaco apre la finestra si vede ancora la gru. Questa è l’Italia, non posso fare niente io. Mediacom è stata costruita in 22 mesi. E ci sono stati due inverni, che c’è la neve in inverno. Così si fa in America, le cose si fanno fast, non come in Italia. Io ho messo i soldi e mi aspettavo che i soldi presi dal Comune, presi dall’architetto e da tutti gli altri portassero ad altro. Sullo stadio, abbiamo parlato col sindaco. Ci sono problemi per sapere se la Fiorentina giocherà al Franchi oppure no e dicono che lo stadio si deve finire entro il 2026, i tempi si devono rispettare. Io non ci metto un centesimo se non ho controllo nello stadio. Controllo vuol dire se comando io e non il Comune. Come hanno fatto a Torino, a Bergamo ecc che glielo hanno dato per 99 anni. Se no si possono scordare dei miei soldi.

SULL’INTERESSE VERSO GLI SPAZI COMMERCIALI DEL FRANCHI

Nella situazione giusta, se avrò il controllo, le cose saranno fatte. Se il controllo lo vuole il Comune, non va bene. Io non sono contro lo stadio fatto dal Comune. Anzi. Solo che io non sono nella politica, se la vedano loro. Ma se vogliono i soldi di Rocco io voglio il controllo.

Barone: “Dobbiamo ancora capire di che spazi stiamo parlando, dover sono, se sono ristoranti o cosa, prima di prendere decisioni”

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