Sintesi partita
Dopo la vittoria di San Siro contro il Milan, sicuramente più bella per il risultato che per la prestazione complessiva della squadra, la Fiorentina riceve al Franchi il Parma nel giorno di Santo Stefano.
Pioli rispolvera Pjaca titolare, Mirallas ersta fuori dai convocati. Ecco le formazioni delle squadre:
FIORENTINA – Lafont, Milenkovic, Pezzella, Hugo, Biraghi, Benassi, Veretout, Edimilson, Pjaca, Chiesa, Simeone. All.: Pioli.
PARMA – Sepe, Iacoponi, Gazzola, Bastoni, Gagliolo, Rigoni, Stulac, Deiola, Siligardi, Inglese, Biabiany. A disp. Frattali, Bagheria, Gobbi, Dezi, Barillà, Sprocati, Gervinho, Ceravolo, Ciciretti, Scozzarella. All. D’Aversa.
La Fiorentina sogna una vittoria per restare aggrappata al treno Europa League, con la Champions lontana solo 3 lunghezze.
Sintesi partita
Nel primo tempo la Fiorentina parte forte, mantenendo le redini del gioco ma non riuscendo mai a impensierire seriamente il portiere del Parma Sepe.
Ci prova subito Simeone di testa ma non trova la porta. La Fiorentina si fa vedere spesso in area emiliana, ma con scarsa incisività in fase conclusiva, i soliti problemi della squadra di Pioli.
Al 13′ viene ammonito Milenkovic che atterra un Biabiany incontenibile. Subito in salita la partita del giovane difensore viola.
Al 15′ la Fiorentina va vicina al gol con Pjaca, ma il tiro è troppo centrale e Sepe para in due tempi.
Al 20′ è ancora Fiorentina, ci prova Milenkovic da fuori area ma il tiro non impensierisce il portiere emiliano.
Al 22′ ci prova Chiesa sempre da fuori, nessun problema per Sepe che para a terra.
25′ Fiorentina ancora vicina al gol! Punizione di Veretout, flipper in area del Parma, ma Vitor Hugo e Pezzella non riescono a deviare in rete il pallone sottoporta.
30′ ammonito anche Pezzella su ennesima ripartenza di Biabany. La Fiorentina continua il suo monologo, il Parma ci prova solo in contropiede, ma la Viola non riesce a concretizzare le occasioni, il solito problema di questa squadra.
37′ Pjaca punta Gazzola e lo supera, ma il suo cross è intercettato d Iacoponi. Un minuto dopo è ancora l’attaccante croato protagonista, ma sbaglia l’ultimo passaggio decisivo.
39′ Milenkovic non ce la fa, viene sostituito da Laurini.
40′ L’arbitro consulta il VAR per un presunto tocco di mano in area di Bastoni. Ma secondo il direttore di gara il braccio non era così largo da concedere il calcio di rigore alla Fiorentina.
40′ Giallo anche per il fresco entrato Laurini per un fallo su Rigoni. Pugno duro dell’arbitro in questa partita.
42′ Ci prova ancora Chiesa ma il tiro è completamente sballato.
44′ Cross di Benassi, ci prova di testa Biraghi ma non trova la porta.
45′ GOL DEL PARMA!!! DOCCIA FREDDA PER LA FIORENTINA!!! ERRORE CLAMOROSO DI VITOR HUGO CHE BUCA IL PALLONE, INGLESE SI TROVA IL PALLONE AGEVOLE IN AREA E IN DIAGONALE BATTE LAFONT IN USCITA!!! PARMA IN VANTAGGIO IMMERITATAMENTE.
Finisce il primo tempo con la Fiorentina che ha fatto la partita e il Parma che ha fatto il gol. Purtroppo si evidenziano i soliti problemi per la squadra di Pioli, non si riescono a finalizzare le occasioni.
Ricomincia la partita.
48′ Ci prova Biraghi da lontano ma la conclusione è da dimenticare.
51′ Chiesa entra in area, palla sul destro e tiro a cercare il palo lontano. Fuori di un paio di metri.
54′ Entra Gerson al posto di Benassi.
55′ Pezzella di testa ad anticipare il compagi Vitor Hugo, pallone fuori dalla porta.
61′ Fiorentina in forcing, cross di Edimildon Fernandes ci prova di testa Biraghi, ma il pallone è fuori dallo specchio della porta. Fiorentina ancora ua volta sconclusionata in attacco.
64′ Ancora un evidente errore di Vitor Hugo, il peggiore in campo. Per fortun interviene Pezzella a fermare Inglese.
65′ Espulso Vitor Hugo! Il difensore della Fiorentina mette il sigillo a una pestazione catastrofica facendosi espellere dall’arbitro: Biabany va via a Veretout e a Pezzella, Vitor Hugo lo abbatte al limite dell’area. Fiorentina in 10. Si fa dura adesso per i ragazzi di Pioli.
72′ Chiesa ci prova ancora da solo, si intestardisce e la sua conclusione viene murata.
79′ Ci prova Gerson da fuori, tiro senza pretese.
84′ Biraghi su calcio di punizione, ma il pallone finise largo.
90’+4′ ultima possilità per la Fiorentina sui piedi di Pjaca, ma Sepe in uscita salva il risultato.
Finisce così al Franchi: Parma batte Fiorentina 1-0. Vanificata la vittoria di San Siro per una Fiorentina ancora in crisi offensiva. Tifosi spazientiti perchè il gioco di questa squadra latita.
La partita a modo mio
Ci risiamo. Di nuovo a commentare una sconfitta difficile da decifrare. Questa squadra latita nel gioco, questo appare chiaro a tutti. Pioli non sembra riuscire a trovare una fisionomia chiara alla Fiorentina. Eppure quasi tutta la partita è un monologo viola. Il Parma è una formazione solida, muscolosa, seppure non di grandissima qualità. D’Aversa, l’allenatore del Parma, ha il merito di essere riuscito a ingabbiare la manovra gigliata. Rendendola di fatto poco pericolosa in fase conclusiva. Pioli, invece, non riesce mai a trovare le contromisure a partita in corso. Il risultato è che il Parma capitalizza l’unica occasione della partita, sfruttando la giornata terribile di Vitor Hugo che si fa pure espellere, lasciando la squadra in dieci per tutta la metà del secondo tempo. La Fiorentina, invece, continua a manifestare i suoi limiti, sempre più evidenti, in fase conclusiva. Il centrocampo è ancora insufficiente, con il solo Veretout a dettar legge. Edimilson Fernandes parte bene ma si perde nei suoi stessi limiti tecnici. Benassi quasi sempre assente, Gerson fa il “compitino” ma spesso senza convinzione. Chiesa appare ispirato, soprattutto dopo il gol di San Siro, ma predica nel deserto. E talvolta (a volte troppo spesso) la sua frenesia lo porta a giocarsela da solo contro tutti. Facendo innervosire i compagni. Simeone, ancora una volta impalpabile. Insufficiente la sua prestazione. Come per Pjaca, che appare ogni volta un giocatore in caduta libera verso il nulla. Forse ci vorrebbe più coraggio, provare a puntare su qualche giovane. Perchè perdere partite come queste, fa maledettamente male. Il treno per l’Europa, ancora una volta, vede la Fiorentina arrivare tardi in stazione. E, prima o poi, passerà senz’altro l’ultimo treno. Perderlo, anche quest’anno, significherà un altro fallimento difficilmente spiegabile ai tifosi. Seppure con la squadra più giovane in Europa. Perchè finora le altre squadre hanno “aspettato” la Fiorentina. Ma la Fiorentina non è mai stata capace di approfittarne. Il futuro della Viola passa adesso da Genova: Genoa e Samp le prossime aversarie, per capire se questa squadra può davvero dire qualcosa in questo campionato. Prandelli, temibile ex sulla panchina rossoblu, permettendo.