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Nell’ultima amichevole estiva a Moena e nel giorno dei comunicati ufficiali dei maggiori gruppi organizzati contro i Della Valle, la Fiorentina inciampa contro il Venezia, squadra che milita in Serie B.

Le squadre allenate da Stefano Vecchi, ex allenatore dell’Inter Primavera sono sempre una “bestia nera” per i colori Viola. Dopo le sconfitte della Primavera arriva anche quella della Prima Squadra contro l’allenatore bergamasco.

A dire il vero la sconfitta è arrivata in maniera abbastanza fortuita, nell’ultimo minuto di gioco, con un eurogol di Segre che sugli sviluppi di un calcio d’angolo trova l’incrocio dei pali con un tiro da fuori area tanto spettacolare quanto probabilmente fortunoso sul quale nulla può Lafont.

La partita si gioca su un terreno ai limiti della praticabilità e questo rende l’incontro davvero poco spettacolare. La qualità della Fiorentina fatica a venir fuori e il Venezia picchia forte, alla faccia dell’incontro amichevole.

I ragazzi di Pioli sembrano nervosi, probabilmente la sentenza del Tas ha lasciato il segno e c’era da immaginarselo. Toccherà al mister Viola ricaricare i suoi ragazzi in vista del Campionato, per conquistare l’accesso all’Europa sul campo.

Tornando alla partita, il primo tempo si chiude sullo 0-0 con due ghiotte occasioni per parte sventate dai rispettivi portieri, Lafont e Vicario.

Ad inizio ripresa è sfortuna Simeone che colpisce il palo in scivolata a pochi passi dalla porta. Non passano 5 minuti che la Fiorentina ha l’occasione più nitida del match, grazie al calcio di rigore assegnato per atterramento di Chiesa in area veneziana.

Dal dischetto Veretout si fa stregare da Vicario! E poi calcia a lato la ribattuta del portiere del Venezia.

Al 62′ ancora un’occasione per la Fiorentina: cross di Dabo e Chiesa in scivolata anticipa tutti ma è bravo Lezzerini a ribattere coi piedi.

Al 68′ fa il suo esordio in maglia Viola Norgaard e dopo pochi minuti ha la prima occasione ma il suo tiro viene deviato in angolo.

La Fiorentina ha altre occasioni per segnare, prima con Benassi e poi di testa con Pezzella, con Schiavone che salva sulla linea di porta.

Fino all’epilogo finale, con il gol stratosferico di Segre che segna la prima sconfitta della Fiorentina 2018/19.

Da segnalare, prima della partita, tensione al Viola Village con tifosi della Fiorentina e del Venezia venuti a contatto. E’ dovuta intervenire la Polizia per calmare gli animi e due tifosi veneziani sono dovuti ricorrere alle cure mediche.

Fiorentina (4-3-3): Lafont, Diks (63′ Milenkovic), Pezzella (c), Hugo, Biraghi (85′ Olivera), Benassi, Veretout, Dabo (68′ Norgaard), Eysseric, Chiesa (71′ Sottil), Simeone. A disp.: Dragowski, Brancolini, Venuti, Vlahovic.

Venezia (5-3-2): Vicario (59′ Lezzerini), Zampano (63′ Di Mariano), Andelkovic (59′ Cernuto), Bruscagin, Domizzi (c) (46′ Coppolaro), Garofalo (46′ Migliorelli), Falzerano (46′ Pinato), Bentivoglio (46′ Schiavone), Suciu (46′ Segre), St. Clair, Zigoni. A disp.: Cicagna, Zennaro, Vrioni, Rossi. All.: Vecchi.

Rete: 90′ Segre.

Arbitro: Perenzoni Daniele della sezione di Rovereto.
Assistenti: Moro Davide e Zampese Alberto.

La partita a modo mio

Il risultato conta poco, anzi nulla. Il campo era decisamente impraticabile e lo spettacolo è stato compromesso. Ai punti, poi, avrebbe vinto la Fiorentina. e sarebbe comunque finita 0-0 se Segre non avesse trovato il gol della vita. Detto questo i ragazzi sono sembrati molto nervosi. Complice anche il Venezia che picchiava forte. E la sentenza del Tas che ha deluso i ragazzi che già pregustavano di giocare in Europa. Poca importanza questo risultato. Quello che invece preoccupa è il clima tra i tifosi della Fiorentina. A parte gli screzi con i tifosi del Venezia al Viola Village, i comunicati ufficiali dell’UnoNoveDueSei e del Viesseux hanno riacceso quelle polemiche che sembravano sopite dopo la tragedia Astori. Per i Della Valle si prospetta un’altra stagione difficile. Con l’incognita Stadio che non sembra arrivare a un punto finale. E una tifoseria che chiede con insistenza alla Proprietà di andarsene. Quali saranno le conseguenze? Difficile prevederlo. Forse solo una Fiorentina vincente potrebbe tranquillizzare gli animi. O forse il giocattolo è ormai irrimediabilmente rotto.

 

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